In mattinata Snam ha pubblicato l’aggiornamento al rialzo del target del piano 2017 – 2021.
Il Gruppo opera in uno scenario che vede un recupero della domanda negli ultimi due anni, associato a una crescente necessità di importazioni da rotte diversificate causata del declino della produzione domestica e in vista della progressiva uscita di vari Paesi dalla produzione a carbone. In Europa, il fabbisogno di importazioni è cresciuto del 30% dal 2014.
In questo contesto Snam prevede un incremento degli investimenti nel periodo del piano, portandoli a 5,2 miliardi, il 10% in più rispetto ai 4,7 miliardi previsti inizialmente, con l’obiettivo di focalizzarsi sullo sviluppo delle infrastrutture italiane e sulla loro interconnessione con quelle europee. Tra questi, circa 360 milioni saranno dedicati all’innovazione per aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni del 10% rispetto al 2016. Più in dettaglio, 4,6 miliardi riguardano la rete di trasporto e 0,6 miliardi sono relativi allo stoccaggio e alla rigassificazione.
Snam sta anche promuovendo, lo sviluppo della g-mobility, mobilità sostenibile a gas naturale, attraverso la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento CNG in Italia: nel 2017 è stata creata la società Snam4Mobility e, al momento, sono state contrattualizzate 19 stazioni; per la seconda metà del 2018 è prevista la prima stazione CNG realizzata da Snam. Il metano per autotrazione è una delle migliori tecnologie disponibili per la mobilità sostenibile.
Inoltre il positivo andamento delle attività asset light nel 2017 consente di confermare il target di ricavi per il periodo del piano di oltre 150 milioni cumulati.
L’incremento medio annuo della RAB consolidata è atteso attorno al 2% rispetto all’1,4% del piano precedente.
Con riferimento al 2016, l’EBITDA crescerà nell’arco di piano dell’1,5% medio annuo, l’utile operativo è confermato in crescita dell’1% medio annuo, mentre l’utile netto crescerà nell’ordine del 4,5% annuo rispetto al 4% stimato in precedenza.
Da un punto di vista finanziario gli investimenti e la politica di dividendi saranno interamente finanziati dalla generazione di cassa del gruppo: il management è infatti impegnato nel mantenimento dell’attuale merito di credito. Ciò non avrà conseguenza sulla crescita del dividendo del 2,5% annuo per il 2018 è il 2019.
Snam continuerà a monitorare le ulteriori opportunità quali il possibile sviluppo della filiera del biometano per i trasporti.
In particolare in Italia valuterà opportunità di rafforzamento della capacità di stoccaggio e possibili nuovi investimenti nel LNG mentre in Europa il declino della produzione e la necessità di nuove rotte di importazione favoriscono investimenti infrastrutturali per l’accesso a nuove rotte di approvvigionamento e l’integrazione tra Paesi.