Nel 2017 il colosso di San Donato ha registrato 2.434 milioni di ricavi, in flessione dello 0,4% rispetto ai ricavi pro-forma adjusted 2016, riflettendo la diminuzione sia delle entrate regolate (-0,4% su base annua) sia delle vendite relative ai business non regolati (-14,7% su base annua).
L’Ebitda adjusted è stato pari a 2.022 milioni, in aumento dell’1,8% e superiore dello 0,6% rispetto al consensus, beneficiando di una minore incidenza dei costi sui ricavi. L’aumento del margine operativo lordo consolidato è riconducibile al contributo in particolare dei settori trasporto e stoccaggio.
L’Ebit adjusted ha segnato un progresso del 2% a 1.363 milioni, sostanzialmente in linea con le attese, nonostante ammortamenti e svalutazioni in aumento dell’1,2 per cento.
Al di sotto della gestione caratteristica, i conti hanno beneficiato innanzitutto della forte flessione degli oneri finanziari netti (-13,7% su base annua) grazie alla riduzione del costo medio del debito, anche a fronte dei benefici derivanti dalle azioni di ottimizzazione poste in atto nel corso del 2016 e 2017. Da segnalare anche l’aumento dell’11,1% su base annua dei proventi netti su partecipazioni e la contrazione del 4,7% delle imposte, con il tax rate ridotto al 26,9% dal 30% del 2016.
L’utile netto adjusted si è fissato a 940 milioni, in progresso dell’11,2% e sostanzialmente in linea con le attese.
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 ha raggiunto 11.550 milioni, in aumento del 4,5% rispetto a fine 2016 e inferiore dello 0,4% rispetto al consensus. Il flusso di cassa netto dell’attività operativa (1.864 milioni) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni finanziari connessi agli investimenti netti di periodo pari a 1.441 milioni, e di generare un Free Cash Flow di 423 milioni. L’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2016 (718 milioni) e il flusso di cassa assorbito dall’acquisto di azioni proprie (210 milioni), registra un aumento di 494 milioni rispetto al 31 dicembre 2016, incluse le componenti non monetarie correlate all’indebitamento finanziario (11 milioni).
Gli investimenti tecnici crescono del 14,1% a 1.034 milioni (-9,2% vs consensus).
Sulla base dei risultati del 2017 e dei solidi fondamentali dell’azienda, il Consiglio di amministrazione di Snam propone all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2155 euro per azione, di cui 0,0862 euro per azione già distribuiti nello scorso mese di gennaio a titolo di acconto e 0,1293 euro per azione a saldo, in pagamento a partire dal 20 giugno 2018 con stacco cedola fissato il 18 giugno 2018.