“L’impatto sugli accantonamenti delle banche derivante dall Addendum della Bce, sarà modesto e gestibile”.
È quanto ha sottolineato nel corso di una call con la stampa Sharon Donnery, vice governatore della banca centrale irlandese e presidente di ‘’High Level Group on Npl’, istituto in seno alla Bce.
L’esponente di Francoforte ha sottolineato che la Bce ha condotto un’analisi di sensitività con diversi scenari, preferendo però non divulgarla.
Donnery ha confermato che la misura riguarda i crediti che si trasformeranno in deteriorati dal prossimo 1° aprile e sarà applicata sia ai crediti già in essere sia a quelli di nuova erogazione.
Il membro della Bce ha precisato che il provvedimento non riguarda lo stock esistente, aggiungendo che su questo fronte gli istituti di credito “stanno facendo progressi e sui quali i Jst, i team di vigilanza sulle banche direttamente vigilate, sono fortemente impegnati”.
Si segnala che il documento redatto dall’Eurotower fa presente che “I futuri livelli minimi di copertura previsti nell’ambito del primo pilastro doteranno l’Ue di un presidio contro la sottostima degli accantonamenti e si applicheranno a tutti gli enti”.
L’Addendum – prosegue la nota – “al contrario, definisce aspettative di vigilanza che costituiranno il punto di partenza del dialogo di vigilanza allo scopo di valutare tutti i rischi a cui la banca è o potrebbe essere esposta, andando oltre i rischi già coperti dai requisiti minimi di primo pilastro”.
In merito ai crediti garantiti, la Bce chiarisce che “Le linee guida sui crediti deteriorati non produrranno obbligatoriamente una copertura al 100% degli npl garantiti dopo sette anni. Le aspettative di vigilanza definite nell’Addendum sono generiche”.
Nel corso del dialogo di vigilanza – aggiungono da Francoforte – “si terrà conto di situazioni specifiche che possano determinare entità di rischio diverse. Per alcune ‘inadempienze probabili, le banche saranno in grado di esibire elementi comprovanti regolari rimborsi di una parte significativa dell’esposizione, che potrebbero rendere inappropriata un’aspettativa di accantonamento del 100% per quel dato portafoglio o quella data esposizione”.