Il gruppo ha chiuso il 2017 con risultati in netto calo, risentendo soprattutto delle difficoltà degli Elicotteri, in linea con la guidance ma battendo leggermente le attese degli analisti. I nuovi ordini sono pari a 11,6 miliardi e i ricavi sono diminuiti del 4% a 11,3 miliardi, risentendo anche dell’effetto cambi negativo, mentre l’Ebita è sceso del 15% a 1.066 milioni. Confermati i target 2018. Proposto un dividendo di 0,14 euro per azione, invariato rispetto al 2016.
Leonardo ha presentato ieri a mercati chiusi i conti relativi all’esercizio 2017, che evidenziano risultati in linea con la guidance e leggermente superiori alle attese.
Nel dettaglio, lo scorso anno i nuovi ordini sono stati pari a 11.595 milioni. Il dato 2016 includeva l’effetto eccezionale dell’acquisizione del contratto EFa Kuwait per 7,95 miliardi, escludendo il quale l’ammontare degli ordini evidenzia un lieve decremento del 3% attribuibile in particolare alle difficoltà degli Elicotteri e al calo dell’Elettronica, i cui risultati risentono anche dell’effetto cambio negativo soprattutto sulla sterlina.
Viceversa l’Aeronautica, sempre al netto dell’ordine EFA, rileva un significativo miglioramento del 18%, grazie agli ordini per le attività di supporto alla flotta dei velivoli EFA e sul B787 nelle Aerostrutture.
Il book to bill risulta pari a 1, in linea con il 2016 (escludendo l’effetto del contratto EFA Kuwait). Il portafoglio ordini, in calo del 3,5% a 33.578 milioni, assicura una copertura in termini di produzione equivalente di poco inferiore ai 3 anni.
I ricavi sono diminuiti del 4% a 11,3 miliardi, sostanzialmente in linea alle attese, penalizzati anche da un effetto cambi negativo riconducibile alla sterlina inglese e al dollaro americano. Per quanto riguarda le singole divisioni, a fronte di una forte riduzione degli Elicotteri, che risentono di ritardi nelle attività produttive su alcune linee di prodotto, l’Elettronica e l’Aeronautica hanno evidenziato ricavi in linea al 2016.
A livello di gestione operativa, l’Ebita si è ridotto del 15% a 1.066 milioni (1.055 milioni il consensus), influenzato soprattutto dal calo dei volumi e della redditività degli Elicotteri, portando l’incidenza sui ricavi al 9,2% (-120 punti base). L’Ebit ha registrato un -15,2% a 833 milioni, con una marginalità al 7,2% (-100 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto sceso del 46% a 274 milioni (229 milioni il consensus), risentendo anche dei maggiori oneri finanziari derivanti dalle operazioni di buy-back su parte delle emissioni obbligazionarie del gruppo. Il 2016 aveva beneficiato di differenze cambio positive riflesse anche nei fair value dei derivati, con un delta di +75 milioni rispetto al 2017.
Il free cash flow operativo è stato pari a 537 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 2.579 milioni (2.603 milioni il consensus), in miglioramento rispetto ai 2.845 milioni di fine 2016 nonostante gli esborsi derivanti dall’acquisizione di Daylight Solutions e delle ulteriori quote di Avio (168 milioni) e dal pagamento dei dividendi (81 milioni).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management ha confermato la guidance presentata a gennaio insieme al nuovo piano industriale, ribadendo che il 2018 sarà un anno di consolidamento in preparazione a una nuova fase di crescita sostenibile di lungo periodo.
Per l’esercizio in corso, Leonardo stima ordini pari a 12,5-13 miliardi, ricavi per 11,5-12 miliardi, un Ebita pari a 1.075-1.125 miliardi, un Focf per circa 100 milioni e un indebitamento netto di circa 2,6 miliardi.