Marr – Crescono giro d’affari ed Ebitda nel 2017

Nel 2017 il gruppo realizza ricavi pari a 1.585,8 milioni, in progresso del 5,5% rispetto al 2016. Dalla ripartizione per segmento di attività si rileva che il maggior contributo deriva dallo Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene), che registra ricavi pari a 1.048,7 milioni (983,9 milioni nel 2016), beneficiando anche del contributo per 18,3 milioni derivante dal consolidamento di DE.AL. e di Speca. A seguire, il National Account (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva), con un fatturato pari a 286,8 milioni (279,8 milioni nel 2016) mentre le vendite ai clienti della categoria dei Wholesale si attestano a 264 milioni (252,5 milioni del 2016).

Una dinamica positiva che si riflette a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che crescono entrambi del 4,6% rispettivamente a 116 milioni e a 97,1 milioni, nonostante ammortamenti aumentati del 14,4% a 6,6 milioni e in presenza di accantonamenti/svalutazioni sostanzialmente invariati a 12,4 milioni.

L’utile ante imposte segna un progresso del 6,1% a 91,9 milioni, in presenza di oneri finanziari netti sostanzialmente invariati a 5,1 milioni. Si segnala che il 2016 aveva scontato la contabilizzazione di oneri non ricorrenti per 1,1 milioni, assenti invece nel 2017.

Tutto ciò si riflette a livello di utile netto, che cresce dell’11,9% a 65,5 milioni, grazie anche a una minore incidenza delle imposte, con un tax rate passato dal 32,5% al 28,8%.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 157,6 milioni, in calo di 19,9 milioni rispetto a fine 2016.

Il management segnala che le aspettative per il mercato di riferimento dei consumi alimentari fuori casa in Italia (foodservice) sono positive anche nel 2018. Al fine di cogliere tutte le opportunità e rafforzare la propria leadership, il gruppo conferma il focus sull’innovazione di processo e di prodotto, quale via per aumentare la specializzazione della propria proposta commerciale e quindi fidelizzare la clientela. Tale approccio viene perseguito congiuntamente all’obiettivo di mantenere i livelli di redditività raggiunti e l’assorbimento di capitale circolante sotto controllo.

Il Cda propone all’assemblea degli azionisti del prossimo 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,74 euro (0,70 euro l’anno precedente), con stacco cedola il 28 maggio, record date il 29 maggio e pagamento il 30 maggio.