Mercati – Marginali guadagni in Europa, Tim e Leonardo in luce a Piazza Affari

Mattinata poco mossa per i principali listini del Vecchio Continente, in una seduta senza particolari spunti macroeconomici. Intorno a mezzogiorno scambiano in frazionale rialzo il Ftse Mib di Milano (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,25%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,25%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) flette leggermente e i futures sugli indici americani non si discostano sensibilmente dalla parità.

In attesa dei dati sull’inflazione dell’Eurozona in uscita domani sono stati diffusi stamane i prezzi al consumo di febbraio in Francia, invariati su base mensile, mentre negli Usa sono previste le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione e gli indici di marzo sull’attività manifatturiera di New York e sull’attività economica della Fed di Philadelphia.

L’attenzione degli operatori comincia a spostarsi verso la riunione del Fomc di settimana prossima, nella quale si dà ormai per scontato il primo incremento di tassi di interesse nel 2018. Resta da capire se la Fed possa accelerare il ritmo degli interventi sul costo del denaro, portando da tre a quattro il numero di ritocchi previsti nell’anno in corso, anche se gli ultimi dati su inflazione e vendite al dettaglio fanno propendere per la soluzione più conservativa.

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia poco mosso a 1,236 mentre il dollaro/yen arretra in area 105,9, con il biglietto verde condizionato in parte dai persistenti timori legati alle politiche protezionistiche di Trump.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene in area 1.323 dollari l’oncia. Sostanzialmente stabili anche le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 61 e 64,8 dollari al barile, mentre i segnali di aumento dei consumi statunitensi sono controbilanciati dalle previsioni dell’Opec, secondo cui l’output degli Usa e degli altri Paesi non-Opec potrebbe superare la domanda già quest’anno.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano resta in area 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 142 punti base.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano LEONARDO (+2,4%) dopo i risultati e TELECOM ITALIA (+2,6%), con Elliot che ha reso noto di voler sostituire 6 amministratori.

In evidenza anche GENERALI (+1,4%) che ha presentato stamane i conti 2017, ha alzato il dividendo e ha confermato i target 2018.

Sottotono invece ATLANTIA (-2,4%), che ha approvato l’accordo con Acs per acquisire Abertis e ha definito i termini per l’acquisto di Cellnex.