La società francese, attiva nella produzione di serie animate, ha chiuso l’esercizio 2017 con un valore della produzione di 541 mila euro, in aumento del 37,7% rispetto ai 393 mila euro registrati nel 2016.
Nel dettaglio, l’incremento è stato generato dall’avvio nel quarto trimestre della fase di produzione esecutiva di “Rocky”, così come la nuova serie attualmente in sviluppo “Disco Dragoon”, attività che contribuiranno allo sviluppo del business nel biennio 2018-2019.
Rispetto al business plan comunicato il 20 marzo 2017, nell’esercizio chiuso il 31 dicembre scorso, il valore della produzione è risultato inferiore per 210 mila euro rispetto ai 750 mila euro previsti, scontando il ritardo dell’avvio della fase di produzione di “Rocky”, solo parzialmente recuperato nell’ultimo trimestre.
Si segnala che l’andamento disomogeneo dei ricavi e del valore della produzione nei vari anni è riconducibile al modello di business della società ed è determinato dal ciclo pluriennale di produzione delle serie.
Ancora in deficit il risultato della gestione operativa, che chiude con un Ebitda negativo pari a 582,5 mila euro (+30,9%) e un Ebit, sempre negativo, per 691,3 mila euro (+24%).
Il risultato netto passa da -558 milaeuro al 31 dicembre 2016 a una perdita di 681 mila euro al 31 dicembre 2017.
A fine 2017 la posizione finanziaria presenta disponibilità nette per 770 mila euro, in aumento rispetto ai 209 mila euro di un anno prima, per effetto degli incassi da parte del CNC e dei coproduttori per lo sviluppo e la produzione delle due serie animate, oltre che della conversione di obbligazioni convertibili Atlas per un importo pari a 450 mila euro.
Il management ha confermato il business plan 2018-2019, che evidenzia un sensibile incremento dei ricavi e delle marginalità, il ritorno all’utile nell’esercizio 2018 ed un Ebit 2019 previsto a 0,9 milioni di euro.
Seduta positiva per il titolo all’Aim di Borsa Italiana, con le quotazioni che intorno alle 11 segnano un rialzo del 4,07% a 0,092 euro, con 1,2 milioni di titoli scambiati,un livello superiore alla media per seduta, sovraperformando l’andamento del Ftse Italia Aim (-0,13%).
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