Il Cda della casa editrice milanese, guidata da Urbano Cairo, ha presentato il progetto di bilancio 2017, chiuso con ricavi consolidati pari a 895,8 milioni, in calo del 7,5% rispetto al 2016 scontando alcune disomogeneità tra le quali la cessazione nel 2017 di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (-31,3 milioni) e i ricavi correlati alle manifestazioni sportive del 2016, in particolare i Campionati europei di calcio e le Olimpiadi (-7,5 milioni).
Nel dettaglio, i ricavi editoriali hanno registrato una contrazione del 9,3% a circa 345 milioni, in calo di circa 35 milioni di cui 17,5 milioni riconducibili al diverso piano editoriale dei collaterali e alla revisione della politica promozionale in Spagna. In calo di circa il 9% anche i ricavi pubblicitari, al cui interno si evidenzia un leggero incremento della raccolta sul territorio nazionale.
L’Ebitda è risultato positivo per 138,2 milioni, segnando un miglioramento del 53,7%. Forte incremento anche dell’Ebit, salito a 95,6 milioni rispetto ai 35 milioni dell’anno precedente, beneficiando dei minori ammortamenti per 12,3 milioni, in parte per il passaggio da vita utile definita a vita utile indefinita delle testate quotidiane Marca ed Expansiòn.
Il 2017 si chiude con un utile netto di 71,1 milioni, in miglioramento di 67,6 milioni rispetto al 2016, beneficiando tra l’altro anche della riduzione degli oneri finanziari netti da 30 a 8,2 milioni al cui interno si saldano 16,2 milioni di proventi da attività finanziarie, di cui circa 15 milioni derivanti dalla plusvalenza per la cessione della quota di minoranza posseduta in I.E.O. – Istituto Europeo di Oncologia.
A fine 2017 l’indebitamento finanziario netto scende di circa 79 milioni a 287,4 milioni. Una dinamica riconducibile ai significativi flussi di cassa positivi della gestione tipica (circa 94 milioni), nonché all’incasso dei proventi netti di dismissioni/acquisizioni (15,3 milioni), solo in parte assorbiti dagli esborsi per investimenti.
Outlook 2018
In un contesto ancora caratterizzato da incertezza, con i mercati di riferimento in calo, nel 2018 il gruppo prevede il mantenimento del livello di ricavi raggiunto, oltre al perseguimento dell’efficienza operativa, con l’obiettivo di ridurre l’indebitamento finanziario netto al di sotto dei 200 milioni.