Nel pomeriggio di ieri Parmalat ha pubblicato i conti del 2017 che hanno visto ricavi in crescita del 3,2% a 6,7 miliardi, il MOL in calo dell’1,1% a 453,6 milioni, l’EBIT in crescita del 5,9% a 217,2 milioni e un utile netto in crescita del 30,5% a 103,5 milioni.
Per quanto riguarda i ricavi, il Nord America si conferma il primo mercato con 2,6 miliardi di fatturato (38,8% del totale in crescita del 4,2% a/a) seguito dall’America Latina con 1,3 miliardi (20,1% del totale e in flessione del 2,9% a/a), dall’Europa con poco più di 1,1 miliardi (17,1% del totale e in progresso del 6,7% a/a) e dall’Oceania con poco meno di 1,1 miliardi (16,4% del totale e in aumento del 3,6% a/a). La regione Africa con ricavi pari a 0,4 miliardi conta per 6,3% del fatturato complessivo.
Per il 2018 il management prevede uno scenario in cui i prezzi della materia prima continueranno a essere in flessione. Alla luce di ciò e di interventi recupero di efficienza in alcuni mercati tra cui il Canada e ‘America Latina, il gruppo si aspetta per l’anno in corso ricavi in crescita di circa 1,5 punti percentuali e un EBITDA in progresso tra il 3% e il 5%.