Retelit ha chiuso il 2017 con ricavi per 60 milioni, in aumento del 24,6% rispetto al 2016 grazie all’andamento positivo di tutti i mercati.
I ricavi da servizi di telecomunicazione sono cresciuti del 22% attestandosi a 48,6 milioni, mentre i ricavi su concessioni diritti d’uso e manutenzione di rete evidenziano un incremento del 30% a 10,8 milioni, beneficiando principalmente dei nuovi collegamenti in fibra ottica ai siti degli operatori mobili rilasciati nel periodo.
La suddivisione per mercato dei ricavi dell’attività caratteristica è la seguente: Wholesale Internazionale (compresi quelli relativi al cavo AAE-1) per 28,5 milioni (45% dei ricavi totali, in aumento del 33% su base annua), Wholesale Nazionale per 24,1 milioni (39% dei ricavi totali, in crescita del 17%) e Business (Corporate e PA) per 10,3 milioni (16% del totale, in crescita del 64%).
L’Ebitda è stato pari a 26,9 milioni, in crescita dell’85% rispetto al corrispondente valore del 2016 (14,6 milioni), con relativo margine sui ricavi del 41,2% in crescita rispetto al 29,4% del 2016, più di quanto previsto dal piano. L’Ebit è passato da 2,2 a 12,3 milioni, con un margine del 20,4% sui ricavi.
L’utile netto si è attestato a 11,4 milioni, quasi quadruplicato rispetto ai 2,9 milioni del 2016. Proposta la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,020 euro per azione, corrispondente a un pay-out di circa il 35% sull’utile netto della capogruppo. Si segnala che in precedenza la società non aveva corrisposto alcun dividendo.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre risulta positiva per 33,4 milioni, in miglioramento rispetto a 8,1 milioni di fine 2016 e superiore al range di 20-23 milioni della guidance 2017, grazie all’accordo strategico siglato con un primario player asiatico di telecomunicazioni.
Nel 2017 gli investimenti complessivi, al lordo di disinvestimenti, plusvalenze ed effetti monetari, ammontano a 32,2 milioni di cui 19,0 milioni in infrastruttura e 13,2 milioni in relazione all’Area Strategica AAE-1.
Durante il 2017 l’attività commerciale ha registrato nuovi ordini pari a 106,3 milioni, superiori rispetto agli obiettivi del piano industriale e più che raddoppiati rispetto al 2016 (44,8 milioni) principalmente grazie all’accelerata commercializzazione del sistema in cavo sottomarino AAE-1. Gli ordini relativi al cavo sono pari a 51,9 milioni e rappresentano il 49% del totale, spinti dall’accordo siglato a dicembre con un primario player asiatico di telecomunicazioni.
Nel dettaglio gli ordini si riferiscono per 63,2 milioni al Wholesale Internazionale (in crescita del 327%), per 25,7 milioni al Wholesale Nazionale (in aumento del 9%) e per 17,4 milioni al Business (+171%).
Per quanto riguarda la guidance 2018 il management prevede un fatturato tra 67 e 71 milioni, un Ebitda tra 24 e 28 milioni, investimenti nel range 28-31 milioni e una PFN positiva compresa tra i 37 e i 40 milioni.