Il CdA di Salini Impregilo ha approvato il progetto di bilancio 2017, sul quale pesa la svalutazione di circa il 50% dell’esposizione degli asset in Venezuela per un valore complessivo di 314 milioni, di cui 292,5 di competenza dell’esercizio.
Nel 2017, includendo i risultati delle jv non consolidate del gruppo Lane ed escludendo la svalutazione degli asset in Venezuela, i ricavi sono cresciuti del 3,6% a 6,1 miliardi, l’Ebitda è salito dell’1,2% a 584 milioni con un’incidenza sul fatturato del 9,2% (-20 bp), l’Ebit è aumentato a 322 milioni con un ros di circa il 5,1% e il risultato netto di competenza dei soci è cresciuto del 67,1% a 117 milioni.
Considerando invece gli effetti di suddetta svalutazione, il risultato netto dei soci evidenzia una perdita di 106 milioni.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 702,6 milioni rispetto ai 350,8 del 2016.
Infine, il Cda ha proposto un dividendo di 0,053 euro sia per le azioni ordinarie sia per quelle di risparmio, rispetto a 0,053 e 0,26 euro del 2016.
(segue approfondimento)