Nel 2017 TPS ha realizzato ricavi pari a 19,1 milioni (+30,7% a/a). Crescono i margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit attestatisi rispettivamente a 4,1 milioni (+33,2% a/a) e 3,3 milioni (+11,6% a/a). L’esercizio si è chiuso con un utile netto consolidato dei soci di 2,1 milioni (+10,4% a/a).
TPS, attiva nel settore dei servizi tecnici e di ingegneria in campo aeronautico, ha chiuso il 2017 con ricavi consolidati per 19,1 milioni (+30,7% a/a). L’incremento dei ricavi deriva principalmente dalle nuove acquisizioni e secondariamente grazie alla crescita organica che ha portato a nuovi clienti.
Tra le società consolidate nel 2017 vi sono ICB, che fornisce servizi informatici per aziende produttrici di velivoli, e Stemar, attiva nel settore del Cost Engineering principalmente in campo automotive.
In miglioramento i risultati grazie anche alle riduzioni sui costi operativi conseguite con la gestione integrata delle risorse del gruppo TPS. In particolare, l’Ebitda (+33,2% a/a) si è fissato a 4,1 milioni, con una marginalità in rialzo dello 0,4%. Invece, l’Ebit (+11,6% a/a) è pari a 3,3 milioni riportando un calo della marginalità di 3 punti percentuali.
Il saldo della gestione finanziaria è negativo per 0,03 milioni ma in miglioramento del 71,6% a/a (grazie all’acquisto delle partecipazioni di minoranza in Neos, Aviotrace Swiss e TPS Aerospace Engineering avvenute nel corso del 2017).
Aumentano le imposte (+26,9% a/a), con un tax rate in crescita di 2,9 punti percentuali.
L’esercizio si chiude così con un utile netto consolidato dei soci pari a 2,1 milioni (+10,4% a/a),
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto scende da 0,3 a 0,1 milioni.
Nel 2018 il gruppo intende continuare il proprio percorso di crescita, sia organica che per linee esterno e, al riguardo, non esclude di valutare l’acquisizione di partecipazioni in società che apportino nuove competenze alla catena del valore e che rafforzino lo stesso gruppo.
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