Il CdA guidato da Marco Boglione ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con ricavi consolidati della licenziataria italiana per 135,6 milioni (+0,3%) e royalties attive e commissioni di sourcing per 47,9 milioni, in crescita del 3,2% (+3,8% a cambi costanti), confermando i dati preconsuntivi comunicati lo scorso 19 febbraio.
Nell’esercizio è proseguita l’intesa attività di comunicazione e di sviluppo internazionale dei marchi, iniziata già nel 2016, che ha generato vendite del network dei licenziatari commerciali e produttivi per complessivi 747,8 milioni.
Migliora la gestione operativa, con l’Ebitda passato da 21,5 a 23 milioni (+7%) e l’Ebit salito dell’8,8% a 16,6 milioni.
Aumentano gli oneri finanziari netti, saliti a 1,6 milioni dai precedenti 0,3 milioni. Si riduce di circa il 5% il carico fiscale dell’esercizio, beneficiando di una porzione dell’agevolazione derivante dall’applicazione della normativa dei redditi derivanti dall’utilizzo di proprietà intellettuale (Patent Box), per la parte non assoggettata a ruling, riferita al 2017.
L’esercizio si chiude con un utile netto di 10,6 milioni, sostanzialmente allineato a quello registrato nel 2016 (10,3 milioni).
Al 31 dicembre 2017, l’indebitamento finanziario netto si è incrementato di 12 milioni, salendo a 61,5 milioni. Una dinamica che sconta 17,8 milioni di investimenti per l’arricchimento del portafoglio marchi, tra tutti Briko e Sebago, 3,3 milioni di dividendi pagati in corso d’anno, pur in presenza di flussi positivi generati dalla gestione operativa per 10,7 milioni.
Il board proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,06 euro per ciascuna azione, invariato rispetto all’anno precedente, per complessivi 3,3 milioni.
Il dividendo, così come proposto, rappresenta un pay-out ratio del 30,8% (32,3% nel 2016) sull’utile netto consolidato, pari a 10,6 milioni.