Settimana positiva per il settore Commercio il cui indice ha registrato un +1,2% sovraperformando sia il corrispondente europeo (+1%) sia il Ftse Mib (+0,5%).
Andamento quest’ultimo in un’ottava ancora caratterizzata da una moderata cautela, legata alle politiche protezionistiche di Trump e ai continui avvicendamenti tra i collaboratori del presidente e nella quale l’attenzione degli investitori è rimasta tra l’altro focalizzata sulle trimestrali.
Tra i titoli del settore presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Ynap (+0,3%) su cui si riporta che la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria, annunciata lo scorso 22 gennaio (Ynap – Richemont lancia opa totalitaria a 38 euro per azione) e promossa da RLG Italia Holding sulla totalità delle azioni Ynap stessa di cui l’offerente non è ancora titolare.
Tra le Mid Cap ha fatto meglio Marr (+6,4%) su cui si riporta che dalle comunicazioni diffuse da Consob sulle partecipazioni rilevanti è emerso che lo scorso 1 marzo Threadneedle Asset Management Limited è diventato uno dei maggiori azionisti della società con una partecipazione pari al 5,015% (gestione discrezionale del risparmio). Inoltre ha annunciato i conti e Kepler Cheuvreux ha confermato il giudizio buy e alzato il target price da 25 euro a 25,50 euro.
Anche Parmalat (-0,8%) ha pubblicato i conti del 2017 che hanno visto ricavi in crescita del 3,2% a 6,7 miliardi, il MOL in calo dell’1,1% a 453,6 milioni, l’EBIT in crescita del 5,9% a 217,2 milioni e un utile netto in crescita del 30,5% a 103,5 milioni.
Infine tra le Small si è distinta Netweek con un +17,9 per cento.
Bene anche Valsoia (+0,7%) che ha anch’essa annunciato i conti. Nel dettaglio nel quarto trimestre 2017 riporta ricavi sostanzialmente invariati a 26,8 milioni rispetto al pari periodo del 2016. L’Ebitda e l’Ebit crescono rispettivamente del 42,8% a 1,6 milioni e del 67,8% a 1,1 milioni. Per contro l’utile netto si riduce 34,1% a 0,8 milioni. La liquidità netta diminuisce di 7,4 milioni passando da 22,5 milioni di fine settembre 2017 a 15,1 milioni.
Si segnala infine che La Doria (-2,1%) ha annunciato i dati sul 2017 e approvato il Piano Industriale 2018-2021.