A2A – Il Piano Strategico 2018 – 2022

Il Gruppo A2A ha presentato il Piano Strategico 2018 – 2022 che si focalizza su tre linee guida strategiche.

La prima è la “Trasformazione” intesta come rafforzamento e cambiamento dei business di riferimento, declinati nelle quattro linee di business.

La seconda linea strategica è l’”Eccellenza” che si tradurrà in agilità dell’organizzazione ed efficienza operativa e dei processi mentre la terza leva, denominata “Community” riguarda la valorizzazione delle persone, e il pieno coinvolgimento dell’ecosistema esterno.

Più in dettaglio nell’ambito del programma di “Trasformazione” sono previsti i seguenti interventi sulle varie aree.

Nell’ambito della BU Generazione il piano prevede di arrivare a un portafoglio di fonti di produzione più verde con un numero crescente di impianti da energia rinnovabile, attraverso operazioni di acquisizioni e nuove realizzazioni industriali, aumentando la potenza installata di nuove FER di circa 170 MW.

Un altro aspetto che riguarda la BU Generazione è il consolidamento nazionale negli impianti CCGT con l’obiettivo di produrre a fine piano ulteriori 800 MW da CCGT dispacciati rispetto al 2017.

La BU è inoltre impegnata nello sviluppo di servizi di flessibilità, quali ad esempio, le batterie ad accumulo, con l’obiettivo di soddisfare il crescente fabbisogno di capacità di picco.

Per quando riguarda la BU Mercato il piano ha come obiettivo migliorarne l’efficacia attraverso il perseguimento di logiche di customer centricity e di sviluppo di servizi e soluzioni energetiche per i clienti.

La Business Unit, creata nel 2017, consolida tutte le attività di vendita B2C e B2B in termini di commodity e servizi per l’energia elettrica e il gas, e ha il principale scopo di ampliare l’offerta per i clienti sui servizi innovativi legati alle  energie rinnovabili, all’efficienza energetica, alla mobilità elettrica e all’Internet of Things, ponendo così le basi per uno sviluppo con orizzonte 2030.

Relativamente alla BU Ambiente l’obiettivo è duplice ovvero da un lato considerare i rifiuti sempre più come un bene e non come uno scarto (“da rifiuto a commodity”) e dall’altro diventare un partner unico per i servizi urbani offerti, anche crescendo in nuove aree geografiche.

Anche per quanto riguarda la BU Reti il piano prevede il raggiungimento di una pluralità di obiettivi.

Il primo è sfruttare al meglio le sinergie “cross-business” sviluppando le soluzioni tecnologiche e digitali più avanzate. In questa direzione si procederà all’installazione di  contatori smart nelle diverse reti di distribuzione gestite: ne sono previsti 250.000 nella rete gas, 300.000 nella rete elettrica e 50.000 nella rete idrica.

Il secondo obiettivo del piano è aumentare la qualità delle reti: sono previsti infatti interventi per incrementare la stabilità e l’affidabilità della rete elettrica.

Sempre riguardo la BU Reti, importante sarà l’impegno nella partecipazione alle gare per l’assegnazione delle concessioni gas, nella prospettiva di aumentare i PDR serviti (+10%) diminuendo il numero degli ATEM in cui si sarà presenti (da 34 a 15 circa), al fine di consolidare geograficamente la presenza in questo settore per sfruttare le efficienze operative.

Nel piano sono stati inoltre definiti i target al 2022.