Unipol, primo azionista di Bper con una quota poco al di sotto del 10%, ha deciso di non inserire un proprio esponente nel cda della banca modenese. Nell’attuale board è presente solo Alfonso Roberto Galante, responsabile della pianificazione strategica della holding bolognese.
Il gruppo guidato da Carlo Cimbri, secondo quanto indicato dalla stampa, ha comunicato la propria scelta in una missiva inviata al cda di Bper, confermando la fiducia nel management ma chiedendo un deciso rinnovamento facendo leva sull’inserimento di candidati di alto profilo, con forti competenze tecniche e una profonda conoscenza del settore bancario. L’organo sarà rieletto nell’assemblea dei soci fissata per il 14 aprile e sarà in carica a valere sul triennio 2018/20.
L’istituto emiliano ha raccolto l’input, con il cda uscente che si è mosso nell’ottica di un parziale cambiamento candidando, tra i 15 nominativi scelti per la lista di maggioranza, Pietro Ferrari (considerato presidente in pectore) ed escludendo l’attuale presidente Luigi Odorici e il suo predecessore Ettore Caselli. Un segno di continuità è rappresentato dalla conferma dell’Ad Alessandro Vandelli. Orientamento condiviso anche dalle fondazioni azioniste e da alcuni imprenditori locali presenti nel capitale.
Si segnala che Assogestioni, secondo quanto riporta la stampa, ha presentato la propria lista di minoranza in rappresentanza di alcuni fondi (tra cui Aletti Gestielle, Anima, Arca, Eurizon, Fideuram, Generali Investments Luxembourg, Legal & General Assurance, Mediolanum), che hanno in capo l’1,4% del capitale. I candidati scelti sono Roberta Marracino, Alessandro Robin Foti e Marisa Pappalardo.
Intorno alle 11:25 sul listino milanese il titolo arretra dello 0,6% a 4,64 euro, mentre il Ftse Italia Banche scende dello 0,4 per cento.