Il CdA di Datalogic ha approvato il progetto di bilancio 2017, un esercizio di cambiamenti sia dal lato strategico che organizzativo. Il fatturato è salito a 626,6 milioni (+5,1%), penalizzato dal cambio euro/dollaro ma spinto dalla forte crescita in Cina. La redditività, sia lorda che netta, ha evidenziato un progresso a doppia cifra, con i relativi margini in aumento di oltre 100 basis point, mentre l’utile netto ha segnato un balzo del 30% a 60,1 milioni. La liquidità netta è migliorata nettamente a 30,1 milioni. Proposto un dividendo di 0,5 euro per azione.
Il 2017 è stato un anno di cambiamenti per Datalogic sia dal punto di vista strategico che organizzativo, con il passaggio da un modello orientato al prodotto ad uno orientato al cliente, e con la riorganizzazione della “Divisione Datalogic” in quattro settori di riferimento.
Gli ordini acquisiti del gruppo sono cresciuti del 6,9% a 626,6 milioni, riportando però un minor peso dei nuovi prodotti (12,7% contro 24,3%) dovuto allo sfasamento temporale fra uscita ed entrata dei prodotti dall’indicatore, con la seconda avvenuta principalmente nella seconda metà dell’anno.
Il fatturato consolidato è a sua volta aumentato del 5,1% a 606 milioni, penalizzato dall’effetto negativo del cambio euro/dollaro (+6% a cambio euro/dollaro costante).
A livello di singoli business, la divisione Datalogic ha consuntivato un incremento dei ricavi del 5,6% a 564 milioni (+6,3% a cambio euro/dollaro costante), con la spinta trainante della Cina e dell’EMEA, soprattutto nel quarto trimestre.
Nello specifico, il settore Retail registra un calo dell’1,6%, a causa principalmente della flessione registrata in Nord America e al lancio di prodotti chiave solo nell’ultima parte dell’anno, mentre è confermato il trend di crescita in Cina e EMEA. In espansione invece il settore Manufactoring (+10,1%), grazie sempre all’andamento positivo sul mercato cinese, e il comparto Transportation & Logistics (+12,9%), che riesce a recuperare dopo i risultati deboli del primo trimestre. La crescita più marcata è però stata quella del settore Healthcare (+38,8%), soprattutto grazie alla spinta del Nord America nonostante il cambio sfavorevole.
Bene anche la divisione Solution Net Systems a 24,7 milioni (+22,5%), pur in presenza di un quarto trimestre in flessione a causa della stagionalità, mentre la divisione Informatics evidenzia una contrazione del 15,5% a 20,6 milioni, soffrendo anch’essa un debole ultimo trimestre.
A livello di area geografica, da segnalare il già citato forte incremento registrato in Cina (+54,8%), che traina tutta l’area APAC a 79,6 milioni (+25,1%). Buon andamento anche per l’EMEA, che rimane il primo mercato con 327,5 milioni (+7,5%), mentre il Nord America evidenzia un calo del 3,8% a 171,4 milioni per le cause già espresse, come anche l’America Latina (-8,5%).
L’Ebitda è cresciuto del 14,3% a 103,3 milioni, con un incidenza sul fatturato del 17% (+130 basis points), mentre l’Ebit adjusted, ante oneri non ricorrenti, è cresciuto del 17,6% a 83,8 milioni, con un ros del 13,8& (+150 basis points).
A livello di redditività lorda e del relativo margine, il beneficio è da ricercare nell’aumento dei volumi di vendita, nel miglior mix e nella maggiore efficienza nelle componenti di costo, che sono stati in grado di bilanciare i maggiori costi operativi dovuti in parte a maggiori costi sostenuti in R&D.
Nella bottom line, l’utile netto del gruppo è cresciuto del 31% a 60,1 milioni.
A livello patrimoniale, la liquidità netta è nettamente migliorata da 3,5 a 30,1 milioni, grazie alla consistente generazione di cassa.
Per il 2018 il gruppo vede un proseguimento della ripresa economica dei settori di riferimento, alla luce delle sempre maggiori esigenze di automazione e miglioramento della produttività.
Nello specifico, il Manufacturing beneficerà degli incentivi verso l’industria 4.0, il Retail dell’accelerazione dell’ecommerce e della raccolta e analisi dei dati, mentre l’Healthcare e i sistemi aeroportuali del settore Transportation & Logistics dell’evoluzione della regolamentazione verso standard di sicurezza più elevati.
Da parte di Datalogic è dunque previsto un continuo incremento degli investimenti in R&D e nel rafforzamento delle organizzazioni commerciali, soprattutto in Nord America, mantenendo sempre il focus sull’ottimizzazione dei costi.
Dato questo scenario, il gruppo si pone come obiettivo di proseguire nella crescita di ricavi e profittabilità.
Infine, il board ha proposto un dividendo di 50 centesimi per azione, in aumento del 67% rispetto ai 30 centesimi del 2016.