Intesa Sanpaolo si prepara ad attivare la clausola del contratto relativo all’acquisto di alcune attività delle ex banche venete che prevede la possibilità di restituire alcuni crediti classificati come ad alto rischio.
Dopo una due diligence e la valutazione di un comitato congiunto di Intesa Sanpaolo, Tesoro e liquidatori, l’ammontare dei crediti deteriorati le cui caratteristiche rientrano tra quelli su cui l’istituto guidato da Carlo Messina si è riservato la possibilità di retrocedere alla procedura di liquidazione è pari a 328 milioni, secondo fonti di stampa.
Nel dettaglio, si tratterebbe di 14 milioni relativi a banche estere e già restituiti, mentre 314 milioni di posizioni ad alto rischio ma divenute sofferenze/inadempienze probabili potrebbero essere girati nei prossimi giorni.
Intanto a Piazza Affari i titoli dell’istituto milanese lasciano sul terreno lo 0,5% a 3,04 euro, in linea con il settore bancario.