Mercati – Finale prudente in vista della Fed, Ftse Mib +0,1%

Chiusura poco mossa per i principali listini europei, mentre a Wall Street gli indici americani scambiano in frazionale rialzo dopo un avvio in sordina, aspettando le delibere dell’istituto statunitense. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni sostanzialmente invariato (+0,1% a 22.820 punti), in linea con il Dax di Francoforte (flat), mentre il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) terminano più arretrati.

L’attenzione degli investitori è tutta per la riunione della Fed, che terminerà a breve e porterà con sé il primo rialzo dei tassi di interesse del 2018. Il focus sarà soprattutto sull’outlook e sui toni che il nuovo presidente, Jerome Powell, utilizzerà nella consueta conferenza stampa post meeting. Dalle sfumature della comunicazione gli operatori sperano di ottenere indicazioni sul numero totale di ritocchi (3 o 4) al costo del denaro nel corso dell’anno e, di conseguenza, il grado di aggressività della politica monetaria da parte della banca centrale.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro viaggia a quota 1,226, mentre il cambio tra biglietto verde e yen rimane in area 106,4. In rialzo anche la sterlina, a 1,407 sul biglietto verde e a 0,872 nei confronti della moneta unica, in scia alla crescita dei salari e alla vigilia del meeting della Bank of England che dovrebbe mantenere inalterati i tassi e il programma di acquisti.

Tra le materie prime, l’oro risale fino a 1.324 dollari l’oncia e il petrolio guadagna oltre 2,5 punti percentuali con Wti e Brent rispettivamente a 65,2 e 69,3 dollari al barile, favoriti dal calo a sorpresa delle scorte statunitensi, evidenziato dai dati settimanali dell’Eia, oltre che dalle tensioni in Medio Oriente.

Nel comparto del reddito fisso il rendimento del Btp italiano risale, in linea con gli altri governativi europei, all’1,92% e resta separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 133 punti base.

A Piazza Affari spicca TENARIS (+3,6%), seguita da STM (+2,3%), FCA e MONCLER (+1,8%). Ben intonati anche i petroliferi SAIPEM (+1,3%) ed ENI (+0,8%), in scia al rialzo del greggio, e A2A (+1%) all’indomani dei conti del nuovo piano industriale.

Chiudono deboli le banche, in particolare BANCO BPM (-1,6%) e UNICREDIT (-1,1%). Intanto il comitato esecutivo dell’ABI, pur riconoscendo i miglioramenti apportati dalla Bce al testo dell’Addendum relativo alla gestione dei crediti deteriorati, ha identificato la necessità di superare il disallineamento esistente rispetto alle proposte della Commissione Europea sulla medesima materia. In calo anche MEDIASET (-2%), FERRAGAMO (-1,7%) e BUZZI (-1,1%).