Nel 2017 Sit ha realizzato ricavi pari a 324 milioni (+12,4% a/a). Crescono i margini operativi, con l’Ebitda (+2% a/a) e l’Ebit (+7,2% a/a) attestatisi rispettivamente a 44,1 e 25,1 milioni . L’esercizio si è chiuso con una perdita netta dei soci a 23,3 milioni. Migliora l’indebitamento finanziario netto (-59,7 milioni rispetto a fine 2016).
Sit, attiva nell’ambito della componentistica e dei sistemi per apparecchi per il riscaldamento domestico e per gli impianti di ristorazione, ha chiuso il 2017 con ricavi per 324 milioni (+12,4% a/a). Nello specifico, la divisione Heating, che impatta per l’84,6% sul totale del fatturato, ha riportato ricavi pari a 274 milioni (+9,7% rispetto al 2016). La divisione Smart Gas Metering, che rappresenta il 15,3% del totale, ha realizzato nel 2017 ricavi per 49,5 milioni (+ 31,1% rispetto a fine 2016).
Migliora la gestione operativa, con l’Ebitda in rialzo del 2% a/a a 44,1 milioni, segnando una marginalità in calo dell’1,4%. L’Ebitda adjusted, al netto dei proventi e degli oneri derivanti da operazioni non ricorrenti, è pari a 45,8 milioni (+2,7% a/a) con un andamento inferiore alla crescita del fatturato per effetto dell’impatto di extra costi e delle inefficienze dovute ai limiti di capacità produttiva su certe famiglie di prodotto a fronte dell’incremento della domanda. Inoltre, si segnala che tra i fattori esogeni che hanno impattato sull’Ebitda adjusted del 2017 vi è l’andamento dei cambi, che ha inciso in negativo per 1 milione. A parità di cambi, l’Ebitda adjusted sarebbe stato pari a 46,8 milioni (+4,9% a/a).
Beneficiando di un leggero calo degli ammortamenti passati da 19,7 milioni a 19 milioni, l’Ebit (+7,2% a/a) sale a 25,1 milioni segnando una marginalità in modesta flessione di 0,4 punti percentuali.
Il saldo della gestione finanziaria rimane negativo, così come nel 2016, riportando oneri finanziari per 46,5 milioni, in aumento dai 18,3 milioni dell’anno precedente.
Il calo delle imposte del 41,6% a/a pari a 2 milioni, porta a chiudere l’esercizio con una perdita netta dei soci per 23,3 milioni, a fronte di un utile di 1,7 milioni a fine 2016. Si segnala che suddetta perdita netta è dovuta ad oneri esclusivamente contabili (31,3 milioni) non ricorrenti e non monetari derivanti dalla contabilizzazione al fair value della fusione con la SPAC Industrial Stars of Italy 2 avvenuta il 20 luglio 2017.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto scende a 65,1 milioni (in diminuzione di 59,7 milioni rispetto a fine 2016).
Nel 2017 i flussi di cassa della gestione operativa sono pari a 24,2 milioni dopo investimenti per 17,3 milioni. I flussi della gestione corrente sono pari a 48,1 milioni, mentre le variazioni del capitale circolante hanno assorbito liquidità per 6,5 milioni soprattutto per l’andamento dei crediti commerciali a causa della crescita del fatturato realizzato nella parte finale dell’esercizio.
In merito agli obiettivi da conseguire nel 2018, il Presidente Esecutivo di Sit, Federico de’ Stefani, ha sottolineato: “Contiamo di completare nel secondo semestre di quest’anno un importante piano di investimenti per aumentare di circa il 30% la nostra capacità produttiva in modo da poter soddisfare, tra l’altro, la crescente domanda cinese, il cui mercato è diventato il primo al mondo per le caldaie domestiche. Se il 2017 è stato l’anno della quotazione della nostra Società sul segmento AIM di Borsa Italiana – a seguito della fusione con la SPAC Industrial Stars of Italy 2 – siamo confidenti di poter realizzare già nei prossimi mesi il passaggio al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, permettendo così ai nostri progetti ed ai nostri risultati di ottenere maggiore visibilità nei confronti di mercati ed investitori”.
Il Cda ha proporrà all’Assemblea un dividendo lordo di Euro 0,25 per ogni azione in circolazione (escluse le azioni proprie) pagabile a partire dal 9 maggio 2018, con stacco cedola il 7 maggio 2018 e con record date l’ 8 maggio 2018 per un importo complessivo, alla data odierna, di 5.985.566 euro.