Il Cda di Zephyro, operatore italiano attivo nel settore dell’efficienza energetica e nella fornitura di soluzioni integrate “energy management” per strutture complesse, ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2017.
Si premette che la società ha riesposto il 2016 pro-forma, assumendo la cessione del ramo Biomedicale a partire dal 1° gennaio 2016.
Nel periodo in esame, la società ha registrato ricavi per 69,4 milioni, in calo dell’1% rispetto al dato pro-forma del 2016, un andamento legato principalmente al mancato rinnovo delle scadenze contrattuali in Lombardia.
Sempre nel corso dell’anno, risulta giunta a maturazione l’attività di gestione della pubblica illuminazione sviluppata nella regione Sardegna e nelle carceri della regione Toscana, inquadrate all’interno della convenzione Consip.
L’Ebitda, pari a 15,8 milioni, è cresciuto del 49,4%, mentre l’Ebit è passato da un deficit di 0,3 milioni ad un risultato positivo di 2,6 milioni, dinamiche riconducibili essenzialmente alla razionalizzazione dei costi esterni dopo la dismissione di suddetto ramo biomedicale.
Scontando un carico fiscale di 0,9 milioni, l’esercizio si è chiuso con un utile netto di 1,7 milioni a fronte di una perdita di 0,3 milioni registrata nel 2016.
Dal lato patrimoniale, la situazione finanziaria netta di Zephyro mette in evidenza una liquidità netta di 4,6 milioni, in calo di 3,3 milioni rispetto a fine anno 2016.
Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,10 euro per azione. Si ricorda che nello scorso anno è stato pagato un dividendo ordinario di 0,30 euro per azione.