Il Cda di Pininfarina ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con un valore della produzione in crescita del 26,5% a 87,1 milioni grazie soprattutto al settore della fornitura di servizi di ingegneria in Italia.
Nel dettaglio, il settore Operations ha registrato un valore della produzione di 10,2 milioni, in calo del 10,5% rispetto al 2016, sostanzialmente in relazione al rinnovo del contratto d’affitto dei ramo di azienda che dal 1°gennaio 2017 prevede un canone annuo inferiore di 1,8 milioni rispetto alle condizioni precedenti.
Il settore Servizi, invece, ha segnato un valore della produzione pari a 76,9 milioni, in aumento del 34%, grazie soprattutto alle maggiori attività di ingegneria e stile svolte in Italia.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’incremento dei volumi ha portato a un significativo miglioramento dei margini, con l’Ebitda passato da 0,9 a 7,5 milioni con un’incidenza sul fatturato al 9,4% (+800 punti base). L’Ebit risulta positivo per 4,2 milioni, rispetto a un deficit di 2,9 milioni nel 2016.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 2,1 milioni, rispetto ai 20,5 milioni dell’anno precedente. Da sottolineare però che il risultato 2016 aveva beneficiato di un provento straordinario di 26,5 milioni per la cancellazione di passività finanziarie in virtù dell’accordo di riscadenziamento del debito entrato in vigore il 30 maggio 2016.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 12 milioni, rispetto all’indebitamento netto di 17,7 milioni al 31 dicembre 2016. Il miglioramento di 29,7 milioni è dovuto per 16 milioni all’azzeramento del debito verso la controllante PF Holdings Bv (gruppo Mahindra), per circa 10,6 milioni agli introiti finanziari derivanti dall’aumento di capitale da 26,5 milioni dello scorso giugno e per 3,1 milioni alla dinamica del capitale circolante.