Il board di Popolare Sondrio, riunitosi ieri, ha convocato l’assemblea straordinaria il prossimo 27 aprile per ricevere la delega ad aumentare il capitale sociale a pagamento per un ammontare massimo di 40 milioni, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo e con esclusione del diritto di opzione. Il tutto mediante emissione di azioni ordinarie da liberarsi con conferimento di beni in natura.
L’operazione servirebbe a finanziare la parte residuale cash dell’acquisto del 51% di Cassa Cr Cento dall’omonima fondazione, mentre la parte più significativa dell’operazione sarà finalizzata mediante uno scambio carta contro carta. Lo scorso ottobre, era stata firmata una lettera di intenti tra Popolare Sondrio e la Fondazione Cr Cento.
Riguardo alla negoziazione, la nota emessa dalla banca precisa che “le trattative con la fondazione sono in fase avanzata di negoziazione e ci si attende che gli accordi vincolanti possano essere sottoscritti nel corso delle prossime settimane”.
Successivamente, indicativamente fine 2020, la banca guidata da Mario Alberto Pedranzini andrebbe ad incrementare la partecipazione nel capitale di Crc almeno al 67% e potenzialmente fino al 100 per cento. Popolare Sondrio dovrebbe definire le modalità per consentire agli altri soci della cassa e alla fondazione di scambiare o ricevere azioni a condizioni economiche sostanzialmente in linea a quelle della prima fase.
L’operazione sarebbe comunque subordinata al rilascio delle autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti.
Intorno alle 09:30 le azioni segnano un calo dello 0,5% a 3,22 euro, una performance in linea con l’indice di settore (-0,6%).