Il board di Banco Desio, riunitosi oggi, ha approvato un piano di cessioni di crediti deteriorati per un controvalore lordo di 1,1 miliardi, di cui 1 miliardo sarà deconsolidato attraverso una cartolarizzazione con il ricorso alla garanzia pubblica (Gacs).
È quanto si evince da una nota rilasciata dalla banca brianzola, precisando che il portafoglio da cedere è composto al 60% da crediti secured e al 40% da crediti unsecured erogati sia da Banco Desio (51%) sia dalla controllata Banca Popolare di Spoleto (49%).
Con l’operazione il gruppo punta a “raggiungere già nel corrente esercizio i connessi benefici patrimoniali in termini di riduzione del rapporto crediti deteriorati lordi/impieghi lordi e crediti deteriorati netti/impieghi netti al di sotto dei target previsti al termine del piano industriale 2018-2020”.
La strutturazione dell’operazione – prosegue la nota – “è attualmente in corso di svolgimento; pertanto, i dati e le informazioni sopra evidenziati potranno subire aggiustamenti non significativi, anche in ragione degli esiti delle negoziazioni che saranno condotte con i possibili investitori”.
Nella complessiva strategia di gestione attiva dei crediti deteriorati e congiuntamente agli altri effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile Ifrs9 – prosegue la nota – “l’operazione comporterà una diminuzione del Cet1 fully loaded stimata nell’intervallo di 75-85 punti base per il gruppo (15-22 punti base per Banco Desio e 235 -265 punti base per Banca Popolare di Spoleto”.
Si segnala, infine, che l’assemblea degli azionisti ha approvato il dividendo unitario di 0,1001 euro (0,0846 euro nel 2016) per le azioni ordinarie e di 0,1202 euro (0,1016 euro nell’anno precedente) per quelle di risparmio a valere sull’esercizio 2017. Il pay-out è pari al 35% (35,48% nel 2016). Il pagamento avverrà il prossimo 5 aprile (stacco cedola il 3 aprile e record date il 4 aprile).
Intorno alle 14:00 le azioni cedono lo 0,5% a 2,18 euro, dopo che ieri era stata tra le poche a resistere alla vendite.