Banco Bpm vara l’incorporazione della Bpm Spa con quasi due anni di anticipo rispetto ai piani. L’operazione è stata approvata ieri dai rispettivi consigli di amministrazione, di Banco Bpm e di Banca Popolare di Milano, e prevede la fusione per incorporazione di Bpm Spa nella capogruppo Banco Bpm. La fusione, che dovrà avere le consuete autorizzazioni, avrà decorrenza entro l’esercizio in corso e gli effetti contabili e fiscali decorreranno dal 1° gennaio 2018.
La decisione di mantenere la rete bancaria dell’istituto di piazza Meda in un’entità societaria autonoma era stata uno dei punti fermi della trattativa che ha consentito l’approvazione della fusione tra la vecchia Banca Popolare di Milano e Banco Popolare, dando vita dal 1° gennaio 2017 a Banco Bpm. Una richiesta di autonomia e garanzie per la vecchia struttura che ora viene superata con l’obiettivo di accelerare i tempi del recupero dell’efficienza e dell’effettiva implementazione del nuovo modello organizzativo di gruppo con procedure e prassi uniformi, consentite anche dall’integrazione del sistema operativo, completata con successo lo scorso mese di luglio. A questo riguardo, l’integrazione permetterà di riunire tutte le direzioni territoriali previste dal nuovo assetto in un’unica entità giuridica, permettendo una maggiore coerenza delle struttura commerciale.
In ogni caso l’assorbimento della banca, a cui fa capo la rete degli sportelli della ex Bpm di Milano, Monza e Brianza, Como, Lecco e Varese e alla cui presidenza era stato chiamato Umberto Ambrosoli, era previsto entro la fine del piano industriale, cioè entro il 2019.
La banca sottolinea in una nota che “l’operazione contribuisce all’ottenimento di maggiori sinergie rispetto a quelle originariamente previste, favorendo una migliore efficienza operativa grazie alla semplificazione della struttura societaria e di governo del gruppo, alla più tempestiva ed efficace implementazione delle strategie commerciali e all’ottimizzazione della presenza fisica sui territori”.
L’incorporazione di Bpm, fa sapere l’istituto in un comunicato, si realizzerà secondo le forme semplificate previste per le società interamente possedute, senza determinazione di concambio e senza predisposizione della relazione illustrativa da parte dell’organo amministrativo, tenuto conto che in data 26 marzo 2018 Banco Bpm, a seguito dell’operazione di raggruppamento delle azioni Bpm perfezionatasi in tale data, ha conseguito il controllo totalitario della banca incorporanda.
Intanto a Piazza Affari, in una seduta debole, le azioni Banco Bpm cedono lo 0,8% a 2,8 euro, in linea con l’indice di settore.