Carige – Flessione in Borsa, i titoli sotto quota 0,008 euro

Le vendite su Carige spingono i titoli al ribasso, anche se con volumi contenuti. Questa mattina, poco dopo le 11:00, le azioni della banca genovese hanno accelerato la discesa arrivando a sforare all’ingiù quota 0,008 euro, al prezzo di 0,0079 euro, con un calo del 3,7 per cento. Passate di mano 199 milioni di azioni, contro una media degli ultimi tre mesi di 702 milioni.

Sul mercato sono quindi prevalse le vendite alla luce di una situazione che presenta alcuni spunti positivi, ma anche notizie che invitano alla cautela.

In particolare, è sicuramente un elemento positivo il nuovo piano di de-risking approvato ieri dal board con nuovi target. Obiettivi che, dopo la dismissione di 1,7 miliardi tra sofferenze e inadempienze probabili, porteranno il peso degli npl sul totale crediti all’11,6% nel 2020. Un miglioramento che attesta come la banca abbia la forza patrimoniale e la determinazione per proseguire e accelerare il piano di risanamento.

D’altro canto c’è da registrare la decisione di rinviare l’emissione del bond subordinato Tier2 dopo che gli investitori istituzionali, ai quali il management aveva presentato l’operazione in un roadshow tenuto la settimana scorsa, non hanno mostrato l’accoglienza desiderata.

Dal punto di vista della banca, la decisione di rinviare l’emissione è opportuna in quanto non si può permettere di acconsentire a condizioni troppo onerose pur di portare avanti l’operazione pensata nell’ambito del riequilibrio del funding dall’istituto per il rispetto della normativa Mrel. Tuttavia, è al contempo indice della diffidenza degli investitori a comprare titoli Tier2 dell’istituto, dopo l’operazione Lme che ha coinvolto a fine 2017 le emissioni di subordinati presenti sul mercato, nell’ambito del piano di rafforzamento del capitale realizzato lo scorso dicembre.

Carige testerà più avanti il mercato presso cui intende raccogliere una cifra complessiva di 500 milioni in subordinati entro il 2018.