Nel 2017 il gruppo Acsm Agam riporta ricavi totali pari a 203,2 milioni, in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2016 quando includeva la gestione delle concessioni gas di Como e di S. Fermo della Battaglia (CO) trasferite ad un altro operatore dal primo maggio 2016, oltre a beneficiare della plusvalenza di 1,6 milioni realizzata sul riscatto degli assets della concessione di S. Fermo della Battaglia.
L’Ebitda ante partite non ricorrenti segna un calo del 9,3% a 39,1 milioni, riflettendo in particolare la contrazione della componente reti gas (-17,3% a 15,8 milioni), per effetto della variazione di perimetro in relazione a suddette concessioni.
Una dinamica che si mantiene, seppur in misura più contenuta, a livello di Ebit, che si riduce del 7,8% a 16,2 milioni, grazie anche ad ammortamenti e svalutazioni diminuiti del 7,9%.
Tutto ciò si riflette a livello di utile netto che segna una diminuzione del 6,8% a 10 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 96,3 milioni, in calo del 10,5% rispetto a fine 2016, principalmente per effetto del flusso di cassa positivo della gestione corrente pur in presenza di investimenti netti pari a circa 10 milioni.
Gli investimenti al netto delle dismissioni diminuiscono del 16,9% a 9,9 milioni.Il CdA proporrà all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro (in linea con il 2016), che verrà messo in pagamento il prossimo 27 giugno.
Le prospettive economiche per l’esercizio 2018, non considerando gli effetti dell’operazione di aggregazione approvata dal CdA lo scorso 23 gennaio (c.d Multiutility Nord Lombardia), preannunciano il raggiungimento di risultati operativi positivi, in linea a parità di perimetro, rispetto a quelli del 2017. La finalizzazione dell’operazione di aggregazione consentirà al gruppo Acsm Agam di consolidarsi ulteriormente grazie all’unione con altre importanti realtà del settore.