Chiusura tonica per i principali listini europei, che approfittano anche dell’andamento positivo di Wall Street per mettere a segno discreti rialzi nell’ultima seduta prima del ponte per Pasqua. A Milano il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in progresso dello 0,4% a 22.411 punti, lievemente arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), mentre il Ftse 100 di Londra chiude a +0,2 per cento.
A Wall Street tornano gli acquisti sul comparto tecnologico dopo il sell-off delle ultime sedute, con il Nasdaq in aumento di circa un punto percentuale, in linea con gli altri indici. Facebook rimbalza di oltre il 4% dopo la debolezza in scia allo scandalo Cambridge Analytica, mentre resta debole Amazon in scia alle indiscrezioni secondo cui il presidente Usa Donald Trump vorrebbe modificare la tassazione sulle vendite online per proteggere il retail tradizionale, in grossa crisi negli Stati Uniti.
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,23, mentre il dollaro/yen arretra a 106,4. Tra le materie prime l’oro è sostanzialmente stabile in area 1.322 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio avanzano, con Wti e Brent rispettivamente a 64,9 e 69,2 dollari al barile.
Nell’agenda macro giornaliera spiccano i dati sull’inflazione tedesca di marzo, leggermente sotto le attese (+0,4% m/m, +1,6% a/a), e su redditi e consumi personali statunitensi di febbraio, in linea con le stime. In mattinata, inoltre, sono stati divulgati i numeri sul Pil del Regno Unito del quarto trimestre (confermato a +0,4% congiunturale e +1,4% tendenziale), sulla disoccupazione tedesca di marzo (-19 mila disoccupati e tasso stabile al 5,3%) e sui prezzi alla produzione in Italia di febbraio (+0,3% mensile, +1,8% annuo).
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano scende all’1,8%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 130 punti base.
A Piazza Affari gli acquisti premiano RECORDATI (+3,9%) e MEDIASET (+3,4%), su possibili contatti in corso con Mediapro per valutare opzioni di distribuzione della Serie A sulla piattaforma Premium. In evidenza anche PIRELLI (+2,3%) e TENARIS (+2%).
Ancora negativa STM (-0,4%), già penalizzata nelle ultime sedute dalla debolezza del comparto microchip, ma in fondo al listino principale scivolano UBI (-1%), CAMPARI (-0,8%) e BANCO BPM (-0,7%). In frazionale rialzo TELECOM ITALIA (+0,5%), che il prossimo 9 aprile riunirà il cda per discutere delle eventuali azioni a valle della decisione del collegio sindacale di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile con la richiesta formulata da Elliott di nominare sei nuovi consiglieri.