Intorno alle 15:45 i principali listini europei conservano l’intonazione positiva della mattinata, approfittando anche della partenza sopra la parità di Wall Street nell’ultima seduta di un trimestre volatile prima del ponte pasquale. Il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,5%, lievemente arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) mentre il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,3 per cento.
A Wall Street i riflettori restano puntati sul comparto tecnologico dopo il sell-off delle ultime sedute, sia per gli sviluppi relativi allo scandalo Facebook, sia per quanto riguarda Amazon, indebolito dalle indiscrezioni secondo cui il presidente Usa Donald Trump vorrebbe modificare la tassazione sulle vendite online per proteggere il retail tradizionale, in grossa crisi negli Stati Uniti.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati sull’inflazione tedesca di marzo, leggermente sotto le attese (+0,4% m/m, +1,6% a/a), e su redditi e consumi personali statunitensi di febbraio, in linea con le stime. In mattinata invece sono stati divulgati i numeri sul Pil del Regno Unito del quarto trimestre (confermato a +0,4% congiunturale e +1,4% tendenziale), sulla disoccupazione tedesca di marzo (-19 mila disoccupati e tasso stabile al 5,3%) e sui prezzi alla produzione in Italia di febbraio (+0,3% mensile, +1,8% annuo).
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a quota 1,23 mentre il dollaro/yen arretra a 106,4. Tra le materie prime l’oro è sostanzialmente stabile in area 1.324 dollari l’oncia, così come le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 64,55 e 68,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano scende all’1,8%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 130 punti base.
A Piazza Affari gli acquisti premiano MEDIASET (+3,4%) su possibili contatti in corso con Mediapro per valutare opzioni di distribuzione della Serie A sulla piattaforma Premium. In evidenza anche PIRELLI (+3%) e RECORDATI (+2,7%).
Resta negativa STM (-0,5%), ma in fondo al listino principale scivola BUZZI (-1%). In ordine sparso i bancari e le utilities. In frazionale rialzo TELECOM ITALIA (+0,3%) nel giorno del Cda straordinario, mentre il collegio sindacale ha integrato l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile con la richiesta di Elliott di nominare sei nuovi consiglieri. Il fondo statunitense punta a restituire un Cda completamente legittimato, rendendo inutile l’assemblea del 4 maggio, ma Vivendi potrebbe contestare l’integrazione operata dal collegio.