Il Cda di PLT Energia, holding di partecipazioni industriali operante nel mercato delle energie rinnovabili, ha approvato il bilancio relativo al 2017.
Nel periodo in esame il valore della produzione del gruppo è salito a 99,9 milioni, in aumento del 2,9% rispetto al 2016. Un andamento riconducibile in parte all’incremento dei ricavi legati alla produzione e vendita di energia che, nonostante la ventosità media inferiore rispetto all’anno precedente, hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi di vendita.
Si segnala che nel 2017 il gruppo ha prodotto 363.484 MWH (169.343 MWH nel 2016), con una potenza installata di 215,8 MW (51,35 nel 2016). L’aumento della dimensione del business in corso d’anno è legata principalmente all’entrata in esercizio di impianti eolici per complessivi 82,55 MW a partire dal maggio 2017. Inoltre, dal mese di dicembre si sono aggiunti 4 impianti eolici e 1 impianto fotovoltaico per una capacità installata complessiva di 82 MW.
L’Ebitda risulta più che raddoppiato a 35,3 milioni, grazie alle azioni di efficienza operate sui costi di gestione. Il relativo margine balza al 35,3% dal 13,7% del 2016.
Dopo aver contabilizzato ammortamenti e accantonamenti per 18,4 milioni, l’Ebit si attesta a 16,8 milioni (5,9 nel 2016).
Il saldo della gestione finanziaria assorbe 9,2 milioni, mentre nel 2016 erano stati registrati proventi finanziari netti per 4 milioni.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 6 milioni, in calo di oltre il 30% su base annua.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2017 l’indebitamento finanziario netto aumenta di 99 milioni a 226,1 milioni, in presenza di investimenti che hanno assorbito oltre 107 milioni.
Il Cda proporrà ai soci un dividendo di 0,11 euro per azione (contro 0,1003 euro dello scorso anno).