Tecnologia – Stm (-5,3%) trascina verso il basso il comparto

Seduta pesante per il comparto tecnologico, sia a livello italiano sia internazionale. Il Ftse Italia Tecnologia termina a -5,2%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-2,1%) e il Ftse Mib (+0,5%).

Il listino milanese termina sui massimi intraday, come gli altri indici europei, mentre a Wall Street tiene banco ancora la debolezza del Nasdaq. Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra in area 1,234 dopo il dato finale sul Pil Usa del quarto trimestre, in crescita del 2,9% rispetto al +2,5% della rilevazione precedente e al + 2,7% stimato dal consensus.

Tornando al settore IT di Piazza Affari, la big cap Stm archivia gli scambi a -5,3%, condizionato dalla debolezza del settore dei semiconduttori. In particolare, pesano sia le news provenienti da Nvidia, che ha sospeso i test sulla guida autonoma per la quale è fornitore di Uber, sia il crollo di Dialog Semiconductor in scia alla notizia che Apple potrebbe internalizzare più rapidamente del previsto la produzione di chip.

La mid cap Reply chiude a -5,2% mentre fra le small cap spicca Eurotech a +2,2 per cento.

Per quanto riguarda le tlc, Telecom Italia chiude a +0,7%, dopo l’avvio, con la notifica all’Agcom, dell’iter formale che per la separazione della rete di accesso attraverso la creazione di una entità legale separata.

In evidenza Retelit (+2,2%) i cui soci Shareholder Value Management, Axxion e Bousval hanno sottoscritto un patto parasociale per presentare e votare una lista di candidati per la nomina dei componenti del Cda, nonché una lista di candidati per la nomina dei componenti del collegio sindacale, in occasione dell’assemblea degli azionisti convocata per il 27 aprile 2018. Le parti sindacate detengono complessivamente il 24,36% del capitale sociale.