La Spac Crescita, Special Purpose Acquisition Company promossa da Massimo Armanini, Cristian D’Ippolito, Marco Drago, Carlo Moser, Antonio Tazartes e Alberto Toffoletto attraverso Crescita Holding e DeA Capital (gruppo De Agostini), ha pubblicato i risultati al 31 dicembre 2017 relativi alle società target Ginetta e Cellular Italia, i cui bilanci consolidati sono stati approvati dai rispettivi Cda lo scorso 27 marzo.
Nel dettaglio, il gruppo Cellular, attivo nello sviluppo e vendita di accessori per smartphone e tablet (connectivity devices), commercializza un’ampia gamma di prodotti a marchio Cellularline in oltre 60 paesi e circa il 50% dei volumi di vendita è generato all’estero.
La business combination, qualificabile come operazione di reverse take-over, è rappresentata dall’acquisizione di una partecipazione del 49,87% del capitale sociale di Ginetta, che detiene il 100% di Cellular, da parte di Crescita e dalla fusione per incorporazione di Ginetta e di Cellular in Crescita.
al 31 dicembre 2017 il gruppo Ginetta presenta un valore della produzione 165,6 milioni, un Ebitda adjusted di 39,5 milioni, un operating cash flow di 34,5 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine 2017 di 65 milioni. L’utile netto consolidato di 10,6 milioni non è stato influenzato dai benefici dell’accordo di Patent Box con l’Agenzia delle Entrate per gli anni 2015-2017, che saranno riflessi nel bilancio al 31 dicembre 2018.
L’Ebitda 2017 di Cellular Italia è pari a 39,2 milioni. Si ricorda che l’accordo prevedeva che fossero assegnate remedy share ai titolari di determinate azioni Crescita, purché diversi dai soci Ginetta, qualora l’Ebitda 2017 fosse stato inferiore a 39,110 milioni per un importo eccedente i 100 mila euro.