Il Cda della Spac Crescita ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2017, di soli 11 mesi, che chiude con una perdita di 1,1 milioni. Un risultato sconta gli oneri e le spese sostenuti in occasione della quotazione sull’Aim e della realizzazione della business combination con il gruppo Cellular. A fine 2017 il patrimonio netto è pari a 131,9 milioni e le disponibilità liquide assommano a 131,3 milioni.
Crescita Spac, Special PurposeAcquisition Company costituita il 2 febbraio 2017 e quotata sull’Aim dal 15 marzo 2017, è stata promossa da Massimo Armanini, Cristian D’Ippolito, Marco Drago, Carlo Moser, Antonio Tazartes e Alberto Toffoletto attraverso Crescita Holding e DeA Capital (gruppo De Agostini).
Ricordiamo che l’assemblea degli azionisti di Crescita del 20 marzo scorso ha approvato in sede ordinaria e straordinaria la business combination con Ginetta Spa e Cellular Italia Spa, società operante con il marchio Cellularline, da attuarsi tramite fusione per incorporazione di Ginetta e Cellular. Il progetto di fusione è stato altresì approvato, in pari data, dalle assemblee straordinarie di Ginetta e Cellular.
Il gruppo Cellular è leader italiano, nonché tra i principali operatori europei, nello sviluppo e vendita di accessori per smartphone e tablet. L’ampia gamma di prodotti a marchio Cellularline è commercializzata in oltre 60 paesi e circa il 50% dei volumi di vendita è generato all’estero.
La realizzazione della business combination è risolutivamente condizionata dall’esercizio del diritto di recesso da parte di tanti soci che rappresentino almeno il 33% del capitale sociale di Crescita e dal conseguente mancato collocamento presso gli azionisti o sul mercato di un numero di azioni oggetto di recesso che rappresentino il 33% o più del capitale sociale, nonché dall’avveramento delle altre condizioni risolutive definite nel progetto di fusione.
Il diritto di recesso potrà essere esercitato dagli azionisti ordinari di Crescita, a ciò legittimati, mediante invio di una dichiarazione di recesso da trasmettere alla Società entro quindici giorni dalla data di iscrizione della delibera di approvazione della fusione, iscrizione avvenuta il 26 marzo.Quindi entro il 10 aprile. Il valore unitario di liquidazione delle azioni ordinarie è pari a 10 euro.
L’assemblea in sede ordinaria ha nominato, subordinatamente con decorrenza dalla data di efficacia della fusione, di aumentare da 6 a 9 i membri del Cda e di nominare a integrazione dell’attuale Cda e in sostituzione del presidente Alberto Toffoletto e dei consiglieri Massimo Armanini, Lucia Calvosa e Marco Drago, gli amministratori: Christian Aleotti, Marco Cagnetta, Andrea Francesco Enrico Ottaviano, Piero Foglio, Carlo Moser, Ilaria Tiezzi (indipendente) e Laura Gualtieri (indipendente).
L’assemblea ha inoltre approvato un piano di incentivazione azionaria rivolto a taluni dipendenti della società risultante dalla fusione.