Illa (Aim) – Redditività in calo nel 2017

Nel 2017 Illa ha realizzato ricavi consolidati pari a 39,9 milioni (-0,8% a/a). Diminuiscono i margini operativi, con l’Ebitda (-16,6% a/a) e l’Ebit (-35,4% a/a) rispettivamente a 2 e 0,7 milioni. L’esercizio si è chiuso con utile netto dei soci a 0,1 milioni (-62,4% a/a). Migliora l’indebitamento finanziario netto, in calo di 3,8 milioni rispetto a fine 2016.

Il 2017 è stato un anno molto importante per Illa, in particolare si ricorda che il 22 dicembre scorso le azioni della società, specializzata nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio antiaderente, sono state ammesse alla negoziazione sul mercato Aim Italia.

Nel dettaglio si segnala che la società parmense ha realizzato ricavi consolidati in calo dello 0,8% a/a a 39,9 milioni.

Dal lato geografico, la maggior quota dei ricavi (49,1%) è stata realizzata negli altri Peasi dell’Unione Euopea  esclusa l’Italia, mentre all’interno dei confini nazionali le vendite riflettono il 24,5 per cento del totale.

Inoltre, il fatturato consolidato si riferisce per 36 milioni al ramo ILLA cookware, che pesa per il 90,2% sul totale. Il ramo Giannini (pari al 6,3% dei ricavi complessivi) e il ramo Nuova Illafor (pari al 3,5% del fatturato totale) hanno realizzato ricavi rispettivamente per 2,5 milioni e 1,4 milioni.

L’Ebitda è sceso a 2 milioni dai 2,4 milioni di fine 2016 (-16,6% a/a) a seguito del peggioramento di alcuni costi diretti, con una marginalità in calo di un punto percentuale.

L’Ebitda Adjusted, rettificato per proventi non ricorrenti pari a 0,1 milioni, si è fissato a 1,9 milioni (2,5 milioni nel 2016).

Diminuisce anche l’Ebit, attestandosi a 0,7 milioni (-35,4% a/a), riportando anch’esso una marginalità in calo di un punto percentuale.

L’esercizio si è chiuso con un utile nettodei soci pari a 0,1 milioni (-62,4% a/a).

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è sceso a 6,7 milioni dai 10,6 milioni di fine 2016, in presenza di un flusso positivo generato dalla gestione operativa per 1,2 milioni e 4,2 milioni di liquidità introitata in occasione dell’aumento di capitale a pagamento, risorse assorbite per 1,5 milioni dagli investimenti.

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