Auto – Tesla: occhi puntati su Model 3 e dazi di Pechino

Intorno alle 16:40, a Wall Street Tesla evidenzia un incremento di circa un punto percentuale, dopo il rialzo di oltre il 5% registrato nella chiusura di ieri.

Permangono però le criticità, la principale legata al ramp-up della produzione della Model 3, il modello pensato per sfondare sul mercato di massa, dopo che a mercati chiusi la società guidata da Elon Musk ha reso noti i dati sulla produzione e sulle consegne nel primo trimestre del 2018.

Tesla, pur avendo aumentato la produzione di Model 3 (9.766 unità nel Q1), non è riuscita a centrare il target di produzione di fine trimestre fissato a 2.500 unità a settimana: nell’ultima settimana infatti sono state prodotte 2.020 Model 3 e altre 2.000 sono attese per la prima settimana del secondo trimestre.

Tesla si aspetta però una rapida impennata della produzione fino a riuscire a centrare il target di 5.000 Model 3 a settimana per la fine del secondo trimestre, non necessitando dunque di un aumento di capitale o dell’indebitamento.

Inoltre, a rappresentare un possibile peso sul titolo, sono le recenti schermaglie fra Stati Uniti e Cina sui dazi alle importazioni, che hanno portato il governo di Pechino a minacciare dazi sulle auto. Tesla infatti, oltre a produrre unicamente negli Usa, ha nel paese del dragone il suo secondo mercato di riferimento.

Nella scorsa settimana il titolo aveva ceduto oltre il 12% in scia al downgrade di Moody’s e alle controversie giudiziarie in arrivo dopo un incidente mortale che ha coinvolto una Tesla Model X dotata di autopilota.