Eni – Voci su slittamento risoluzione del contenzioso in Kazakhstan

Il consorzio del campo di Karachaganak, di cui fa parte anche Eni, e il governo del Kazakhstan avrebbero rinviato di tre mesi la risoluzione del contenzioso da 1,6 miliardi di dollari, reclamati dal governo del Paese asiatico e relativo alle quote di produzione del giacimento.

È quanto riportano fonti di stampa, aggiornando la storia di una multa già ridotta dai 2 miliardi del 2015 e che ora la jv starebbe provando a chiudere con un’offerta da 300 milioni di dollari.

Il consorzio relativo al campo di Karachaganak è partecipato da Eni e Shell con una quota del 29,25% ciascuna, da Chevron con il 18%, da Lukoil con il 13,5% e da NOC KMG con il 10%.

Secondo gli analisti di Equita, la jv dovrebbe riuscire a spuntare un ulteriore sconto sulla sanzione che dovrebbe arrivare a pesare sul cane a sei zampe per un importo di circa 150-300 milioni di dollari.