Mercati – Rimbalzo degli eurolistini, Milano +2,3% con Tim e Fca in luce

L’attenuarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, pronte a negoziare per evitare una guerra commerciale, favorisce il recupero dei listini europei e permette agli indici americani di proseguire la rimonta cominciata ieri.

A Milano il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in progresso del 2,3% a 22.969 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+2,9%), il Ftse 100 di Londra (+2,4%), il Cac 40 di Parigi (+2,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+2,4%). A Wall Street, invece, i listini a stelle e strisce evidenziano rialzi intorno al punto percentuale.

Sul Forex recupera terreno il dollaro, che risale a 1,223 nei confronti dell’euro e a 107,4 rispetto allo yen, sostenuto ieri dall’incertezza. La moneta unica risente anche dei dati di marzo sull’attività terziaria e la produzione economica dell’Eurozona, che hanno confermato un rallentamento del ritmo di crescita. Da segnalare anche i numeri di febbraio sui prezzi alla produzione (+0,1% mensile, +1,6% annuo), sostanzialmente in linea con le attese, e sulle vendite al dettaglio (+0,1% m/m, +1,8% a/a), inferiori alle aspettative.

Negli Stati Uniti, invece, in attesa del job report in uscita domani, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 242 mila unità, (225 il consensus, 218 mila la rilevazione precedente), mentre la bilancia commerciale di febbraio, invece, ha evidenziato un deficit in aumento a 57,6 miliardi, contro i 56,9 miliardi attesi e i 56,7 miliardi di gennaio.

Ritraccia anche l’oro, bene rifugio per eccellenza, in discesa a 1.324 dollari l’oncia anche a causa dell’apprezzamento del biglietto verde. In frazionale rialzo le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 63,7 e 68,5 dollari al barile, dopo il recupero di ieri innescato dal calo a sorpresa delle scorte statunitensi mostrato dai dati settimanali dell’Eia.

Nuovamente in ascesa i rendimenti sull’obbligazionario, in seguito al calo di ieri, con il tasso sul Btp decennale in rimonta all’1,78% e lo spread dal Bund in area 126 punti base.

A Piazza Affari spiccano TELECOM ITALIA (+5,2%), sostenuta dal possibile ingresso di Cdp nel capitale con una quota fino al 5 per cento e FCA (+4,9%) dopo l’annuncio dello spin-off di Magneti Marelli che sarà completato tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.

Denaro su ATLANTIA (+3,1%) che ha lanciato il Telepass Europeo per le auto e ha confermato l’intenzione di avvalersi, subordinatamente all’esito positivo dell’Opa su Abertis, del diritto di vendita a Edizione della partecipazione in Cellnex pari al 29,9%, qualora non pervengano entro il 16 aprile 2018 offerte migliori.

Ben intonati i bancari, in linea con il mercato UNICREDIT (+2,4%) che sta studiando la cessione di circa 2 miliardi di crediti deteriorati da realizzare entro il 2018. Fra le utilities ENEL guadagna l’1,8% mentre TERNA (-0,2%) e A2A (flat) chiudono poco mosse.