Poste Italiane sta effettuando le opportune valutazioni per tutelare i propri clienti che avevano sottoscritto il fondo Europa Immobiliare 1, in seguito alla decisione di Vegagest Sgr di sospenderne il rimborso a fine marzo senza fornire un motivo preciso.
Lo scorso 28 marzo Vegagest, tramite una nota, aveva fatto sapere che “A seguito del verificarsi di circostanze non note e non prevedibili al momento della redazione e dell’approvazione del rendiconto finale di liquidazione, il cda ha deciso la sospensione del rimborso, che avrebbe dovuto avvenire lo stesso giorno”.
“La predetta sospensione – aggiungeva la nota – “è dovuta a circostanze straordinarie, come detto non prevedibili, inerenti alle attività di liquidazione delle partecipazioni dirette ed indirette del fondo, attualmente soggette a verifiche di carattere amministrativo, contabile, legale e fiscale”.
Il gruppo romano, per tranquillizzare la propria clientela, ieri aveva comunicato di “stare effettuando le necessarie e opportune valutazioni in merito a quanto comunicato dalla Sgr con la finalità di tutelare sempre e con le modalità che saranno ritenute più opportune l’interesse dei propri clienti”.
Vegagest, inoltre, aveva sottolineato una possibile modifica del rendiconto finale di liquidazione del fondo, nonché del piano di riparto. Quest’ultimo era stato approvato lo scorso 1° marzo e prevedeva, alla data del 28 marzo, un rimborso pari a 1.827,13 euro per quota. La sottoscrizione iniziale, avvenuta nel 2004 presso gli uffici postali, era stata pari a 2.500 euro per quota e, secondo indiscrezioni, sarebbero coinvolti alcune decine di migliaia di clienti.
Il board di Poste Italiane, lo scorso febbraio, aveva deciso di accantonare 80 milioni a tutela dei sottoscrittori del fondo Europa Immobiliare e di un altro fondo dello stesso tipo.