ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una lieve flessione dello 0,4% allineato all’omologo europeo (-0,8%), risentendo della giornata sottotono del comparto bancario (-0,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,3%). La performance di quest’ultimo, a sua volta, è ancora rallentato dalle incertezze legate alla risoluzione della diatriba Usa/Cina sui dazi.
Seduta a due velocità per i titoli dell’asset management, tra cui spicca lo scatto di Anima (+5,1%) con venerdì che rappresenterà l’ultimo giorno utile per acquistare i diritti di opzione nell’ambito dell’aumento di capitale da 300 milioni. Banca Generali (+0,5%) rafforza il guadagno riportato martedì dopo l’upgrade da ‘neutral’ ad ‘outperform’ da parte di Mediobanca. Bene anche Fineco (+0,5%), che continua a godere di una forte credibilità presso gli investitori.
Arretra Exor (-2,3%), che risente dell’andamento negativo delle principali controllate quotate.
Tonica Poste Italiane (+0,8%), con il titolo che ha acquisito una forte visibilità dopo la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre un mese fa.
Nel Mid Cap Banca Ifis (+2,2%) riesce a portare il rialzo degli ultimi cinque giorni a quasi l’8%, con le quotazioni che a partire da ottobre 2017 hanno avviato una fase di correzione che sta proseguendo in questa prima parte dell’anno corrente.
Seconda seduta consecutiva in positivo per doBank (+1,1%), anche se il trend da inizio anno anno è ancora negativo.
Tra le Small Cap si ferma il rally degli ultimi giorni di Banca Intermobiliare (-3,8%), con il consigliere delegato Giorgio Girelli che lascerà l’incarico una volta perfezionata la vendita della quota di controllo al fondo Attestor, con quest’ultima che dovrebbe sbloccarsi a breve.