Continua spedita l’operazione di de-risking di Unipol Banca, controllata di Unipol oggetto in questi ultimi mesi di una profonda ristrutturazione. L’istituto, nei giorni scorsi, avrebbe messo in vendita un portafoglio da 400 milioni di crediti deteriorati.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali il pacchetto comprende circa 20 posizioni costituite sia da sofferenze sia da inadempienze probabili, garantite e non garantite. L’operazione sarebbe nella fase iniziale.
Nei mesi scorsi, l’assemblea straordinaria di Unipol Banca aveva dato il via libera al progetto di scissione proporzionale del portafoglio da 2,94 miliardi lordi di sofferenze (587 milioni al netto delle rettifiche), annunciata a giugno 2017. Anche i due azionisti della banca (Unipol con il 57,75% e UnipolSai con il 42,25%) avevano dato il via libera al trasferimento tramite scissione del portafoglio di npl in seno alla controllata bancaria. L’operazione aveva ricevuto il via libera di Bankitalia lo scorso 30 ottobre 2017 ed è diventata effettiva a partire dal 1° febbraio di quest’anno.
Il pacchetto di crediti problematici (con l’esclusione dei prestiti per leasing e gli impegni per firma) confluirà in una newco costituita ad hoc, UnipolRec, che assorbirà anche il personale che si occupa della loro gestione. Il nuovo veicolo sarà costituito da un capitale di 290 milioni (prima di portare a termine l’operazione Unipol Banca sarà ricapitalizzata pro quota dai due azionisti per 300 milioni) e dai debiti riferiti al perimetro oggetto della scissione.
Inoltre, nella newco sarà trasferita anche l’intera quota di Unipol Reoco, la società del gruppo che cura la valorizzazione del patrimonio immobiliare.