Passo in avanti di Creval nel piano di de-risking. L’istituto guidato da Mauro Selvetti ha sottoscritto un accordo con Algebris Investments per la cessione di un portafoglio costituito da crediti non performing secured, per la maggior parte classificati come inadempienze probabili, per un valore lordo di libro di oltre 245 milioni, ad un prezzo superiore al 43% del nominale.
Il portafoglio, che sarà acquisito da Algebris Npl Partnership II, è costituito da esposizioni creditizie principalmente verso imprese del settore immobiliare.
La cessione è coerente con gli obiettivi di de-risking previsti nell’ambito del nuovo piano industriale 2018-2020, che prevede un target di npe ratio lordo inferiore al 10% entro il 2020.
In particolare, questa operazione consente la realizzazione del 50% circa degli obiettivi di dismissione di non performing loan previsti nell’ambito del cosiddetto “Project Gimli” per il 2018. La transazione si inquadra nel positivo track record della banca che ha già finalizzato cessioni di npl per un valore complessivo di 2,1 miliardi, di cui la più significativa, denominata “Project Elrond”, per 1,4 miliardi tramite cartolarizzazione assistita dalla garanzia dello Stato (Gacs) sulla tranche senior della stessa conclusa a luglio dello scorso anno.
La vendita del portafoglio ad Algebris avrà effetti limitati sul conto economico dell’esercizio in corso, anche in considerazione delle rettifiche su crediti che saranno rilevate nell’ambito della prima applicazione del nuovo principio contabile Ifrs9, con effetti a livello di Cet1 attraverso il meccanismo di phasing-in.
A fine marzo Algebris deteneva una partecipazione potenziale sopra il 5% di Creval, rilevata nell’ambito dell’aumento di capitale.
Positiva la reazione alla notizia dei titoli in Borsa. Le azioni dell’istituto valtellinese segnano poco dopo le 11:00 un rialzo dello 0,8% a 0,12 euro, mentre l’indice di riferimento sale dello 0,2 per cento.