L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri in rialzo del 2,3%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+2,7%) e in linea con il Ftse Mib (+2,3%).
Nessun segnale di cedimento per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che hanno chiuso la sessione di ieri in forte rialzo. A ripristinare la fiducia nei confronti dell’azionario i segnali di dialogo tra Stati e Cina sulle barriere commerciali dopo la reciproca imposizione di dazi che ha innescato i timori per guerra commerciale.
Tornando al settore infrastrutture, Fnm mette a segno il +3,5%, la miglior performance del comparto. Il gruppo ha chiuso il 2017 con un utile in miglioramento del 33% a 34,9 milioni, a fronte di un valore della produzione sostanzialmente invariato. Ha inoltre approvato il piano industriale 2018-2020.
Ben intonata anche Atlantia (+3,1%) dopo aver confermato a Edizione l’intenzione di avvalersi, in caso di esito positivo dell’Opa su Abertis, del diritto di vendita alla holding dei Benetton della quota in Cellnex pari al 29,9% detenuta dal gruppo spagnolo. Eserciterà l’opzione se non arriveranno entro il 16 aprile offerte migliorative rispetto alle condizioni garantite da Edizione.