L’assemblea degli azionisti di Ubi, riunitasi oggi, ha dato il via libera alla distribuzione di un dividendo pari a 0,11 euro per azione a valere sull’esercizio 2017, per un ammontare complessivo di 125,5 milioni.
La data di pagamento è fissata per il 23 maggio 2018 (con stacco cedola il 21 maggio e record date il 22 maggio).
Durante l’assise, l’Ad Victor Massiah ha affermato che “le attese per l’anno in corso di un risultato nettamente migliore rispetto a quello del 2017. Il buon inizio anno ci permette di essere ottimisti sul 2018” .
In riferimento agli npl, il manager ha ricordato che la banca ha superato l’ispezione della Bce “in maniera anche molto tranquilla”, pur non avendo ancora ricevuto alcuna comunicazione finale.
Riguardo alle potenziali cessione di crediti deteriorati, il manager ha sottolineato che “Ubi valuta l’utilizzo delle Gacs”.
In tema di aggregazioni Massiah si è così espresso: “Possiamo solo studiare scenari di consolidamento, ma non abbiamo interlocuzioni per M&A”.
In merito a quest’ultima questione, il presidente del consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio, ha aggiunto che “Al momento non ci sono condizioni per operazioni di M&A, incluso Mps”.
Per quanto riguarda la governance, il presidente del consiglio di sorveglianza, Letizia Moratti, ha precisato che “Il progetto con il nuovo statuto sarà sottoposto alle autorità competenti per la loro valutazione, per essere poi presentato per l’approvazione dell’assemblea straordinaria dei soci. Il processo sopra descritto, oltre alla successiva revisione delle policy e delle procedure interne, potrà concludersi entro l’assemblea del 2019”.