La neo costituita area npl di Banca Ifis ha portato a termine diverse operazioni dall’inizio dell’anno.
Nel corso del trimestre, la banca ha firmato un accordo della durata di dodici mesi per l’acquisto della produzione annuale di crediti non-performing consumer non garantiti (carte di credito e prestiti personali) di una delle principali società di credito al consumo italiane, in modalità forward flow (trasferimento di crediti su base trimestrale). A marzo è avvenuto il primo trasferimento di questi crediti per un valore di circa 35 milioni di euro (valore nominale) corrispondenti ad oltre 4.500 posizioni.
L’area npl ha chiuso, inoltre, un’operazione di finanziamento di un portafoglio di crediti non-performing prevalentemente secured originati da un primario gruppo bancario italiano e acquisiti da una società affiliata a Cerberus Capital Management. Si tratta di un intervento di “senior financing”, possibile grazie all’unione delle competenze dell’istituto sia nei non-performing loans e nella valutazione del rischio degli attivi distressed, sia nella finanza strutturata. L’istituto ha agito come finanziatore per l’acquisto del portafoglio con un investimento di circa 40 milioni, sottoscrivendo le obbligazioni senior e una parte delle obbligazioni junior emesse dal veicolo di cartolarizzazione tramite cui Cerberus ha acquistato gli asset deteriorati del portafoglio.
A marzo, infine, suddetta area di Banca Ifis ha concluso con successo la cessione di alcune code di portafogli di tipo consumer del valore nominale di circa 40 milioni. L’operazione è stata finalizzata con un distressed investor internazionale attivo sul mercato secondario.
Al 31 marzo 2018 il portafoglio npl proprietario della banca veneta vantava oltre 1 milione e 500 mila posizioni, corrispondenti a circa 13 miliardi (valore nominale).
Gli incassi del primo trimestre si attestano a 38 milioni, contro i 31 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente.
Si segnala, infine, che la fusione inversa in Banca Ifis dell’azionista di riferimento La Scogliera potrebbe slittare nella seconda metà del 2018 e non nella prima metà come inizialmente previsto.
Lo dice la società in una nota, precisando che sono in corso “approfondimenti in merito al percorso e alle modalità tecniche per l’implementazione dell’operazione”.