Banca Mediolanum, a marzo, ha riportato sottoscrizioni pari a 354 milioni (+452 milioni nello stesso mese del 2017). Il flusso spinge il totale dei primi tre mesi del 2018 a 982 milioni (-19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
La raccolta netta gestita nel mese in esame si è fissata a 328 milioni, segnando un calo del 24,9% rispetto a marzo 2017. Il risparmio amministrato, invece, ha registrato flussi positivi in crescita a 26 milioni (+73,3% a/a).
Il leggero cambio di preferenze da parte degli investitori, dal risparmio gestito a quello amministrato, potrebbe essere dovuto alla maggiore volatilità dei mercati.
Da inizio anno, il comparto gestito ha raccolto 778 milioni (-23,4% rispetto al primo trimestre del 2017), mentre quello amministrato ha realizzato sottoscrizioni per 204 milioni (sostanzialmente in linea con l’anno precedente).
Si segnala, infine, che la raccolta netta proveniente dall’estero si è attestata a 135 milioni (178 milioni nel primo trimestre 2017). L’apporto di marzo è stato pari a 49 milioni.
Massimo Doris, Ad di Banca Mediolanum, ha commentato: “Prosegue a buon ritmo la raccolta del 2018, ancora una volta di ottima qualità con 344 milioni in fondi e gestioni, specialmente considerata la volatilità che ha caratterizzato i mercati durante queste ultime settimane. La nostra raccolta, come sempre, si dimostra resiliente”.
“Non a caso – conclude Doris – la strategia di Banca Mediolanum, da sempre orientata alla massima diversificazione e ad un asset allocation a misura delle esigenze dei clienti, quest’anno insiste particolarmente sull’importanza dei piani di accumulo. Nei primi mesi del 2018 questi strumenti stanno, infatti, riscuotendo un alto gradimento da parte dei clienti, dimostrabile dalla sottoscrizione di quasi 42.000 nuovi contratti pluriennali con addebito automatico, che si confrontano con i circa 11.500 dello stesso periodo dell’anno scorso”.