BB Biotech comunica che a marzo il Nav espresso in dollari è sceso del 3,6% (-2,3% in Chf e -4,4% in euro). Il titolo ha guadagnato l’1,3% in Chf ma ha registrato una flessione dello 0,2% in Usd e dello 0,4% in euro, sovraperformando però l’indice Nasdaq Biotech Index (NBI) che nel periodo ha ceduto 1,2% in Usd.
Nel periodo in esame alcune società in portafoglio sono state interessate da una serie di importanti eventi.
Ionis, che al 31 dicembre 2017 rappresentava l’11% delle partecipazioni in portafoglio della holding svizzera, ha annunciato un accordo di licenza per i prodotti utili per il trattamento dell’ATTR con Akcea per i diritti globali relativi alla commercializzazione di inotersen e della sua versione LICA. In base a tale accordo, Ionis riceverà un pagamento iniziale di 150 milioni di dollari in azioni Akcea e acquisterà ulteriori 200 milioni di dollari di azioni Akcea per sostenere le attività di commercializzazione.
Neurocrine (7,2% del portafoglio partecipazioni) e il partner AbbVie hanno annunciato dati positivi emersi dal secondo studio di Fase III su Elagolix per il trattamento del fibroma uterino. Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario di efficacia e tutti gli endpoint secondari classificati.
Esperion (4,2% del portafoglio partecipazioni) ha pubblicato i risultati del primo studio di Fase III per l’acido bempedoico, dimostrando una riduzione rettificata per placebo
del 28% per i colesterolo LDL e raggiungendo l’endpoint primario.
Voyager (0,7% del portafoglio partecipazioni) ha annunciato dati a più lungo termine per il suo test di Fase Ib attualmente in corso sulla terapia VY-AADC per il trattamento del morbo di Parkinson in forma avanzata.
Eventi e risultati positivi che, tuttavia, non si sono riflessi sulle performance borsistiche in Usd di suddette società (Ionis -11,6%, Neurocrine -1,4%, Esperion -6%, Voyager -36,4%), che hanno scontato una certa volatilità del settore biotech presente già dal quarto trimestre 2017, con l’attenzione degli investitori focalizzata sul dibattito relativo allo US Affordable Care Act.
Per il 2018 il management indica che la strategia d’investimento è orientata a mitigare i potenziali cambiamenti della politica sanitaria statunitense. Attesi inoltre nel corso del 2018 annunci relativi agli studi clinici in atto da parte della maggior parte delle società in portafoglio, con conseguenti effetti sui rispettivi andamenti azionari nonché sulla performance del titolo Bb Biotech.