Nel 2017 Ambienthesis ha realizzato ricavi pari a 58 milioni (-24,6% a/a). Diminuiscono i margini operativi, con l’Ebitda adjusted a 2,6 milioni, mentre l’Ebit adjusted diventa negativo per 0,1 milioni. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta dei soci a 2,7 milioni (+56,7% a/a). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 1,4 milioni, a fronte di liquidità netta a fine 2016 pari a 0,8 milioni.
Nel 2017 Ambienthesis, attiva nel settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e delle bonifiche ambientali, ha conseguito ricavi pari a 58 milioni, in calo del 24,6% a/a. Una dinamica riconducibile principalmente alla contrazione del 5,8% a 40 milioni delle vendite del business “Smaltimento, trasporto e stoccaggio rifiuti” (che rappresenta il 68% del totale del fatturato del gruppo), oltre che all’avvio e allo sviluppo di alcune nuove commesse nel business delle “Bonifiche Ambientali” (24% del totale dei ricavi consolidati) che ha comportato una riduzione dei ricavi del 54,7% a 14,3 milioni. In aumento, invece, il fatturato del business “Costruzioni ed engineering” (5% del totale), salito a 3,1 milioni da 0,6 milioni grazie all’avvio di nuovi lavori di approntamento impiantistico.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 1,4 milioni, a fronte di liquidità netta per 0,8 milioni a fine anno 2016, una dinamica riconducibile principalmente agli investimenti del periodo per 2,7 milioni, di cui 2,2 milioni riferiti all’acquisizione della partecipazione “Ekotekno”.
Si segnala che nel corso del 2017 sono stati assunti nuovi contratti a commessa per circa 20 milioni (26,7 milioni nel 2016) e fine 2017 il portafoglio ordini consolidato relativo alle sole attività a commessa ammontava a circa 56 milioni, di cui 47 milioni destinati al comparto delle bonifiche ambientali e 9 milioni a quello della costruzione di impianti.
Si segnala che nello scorso mese di marzo Ambienthesis ha approvato il piano industriale 2018-2020, che per il periodo in questione prevede che i ricavi realizzati dagli impianti e dalle attività di bonifica ambientale tornino sui livelli del 2016 e che l’Ebitda medio di periodo si attesti oltre i 5 milioni, con una crescita del reddito netto a oltre 3 milioni nel 2020.