DHH ha annunciato i risultati pro-forma 2017 che includono pienamente il contributo delle acquisizioni effettuate durante l’anno.
Nel dettaglio, i ricavi netti pro-forma si attestano a 5,67 milioni, in crescita del 7% rispetto al valore ufficiale che comprende solo i risultati pro quota delle nuove società dopo rispettiva data di acquisizione.
L’Ebitda pro-forma è pari a 886mila euro, in forte progresso (+67%) rispetto al dato ufficiale del 2017. Va sottolineato che tutti i costi legati alla quotazione sull’Aim sono stati cancellati nel conto economico consolidato pro-forma, insieme a tutte le spese relative alle operazioni di M&A e alle attività straordinarie.
Il conto economico pro-forma si chiude con un balzo (+113%) dell’utile netto che raggiunge quota 509mila euro (239mila quello ufficiale 2017).
Giandomenico Sica, presidente del consiglio di amministrazione di DHH, ha commentato: “Dal momento che DHH è un piccolo gruppo quotato in borsa, i costi relativi alla quotazione e quelli connessi alle operazioni straordinarie hanno un impatto significativo sui nostri margini. Questo è il motivo per cui crediamo sia importante confrontare DHH con i suoi peer privati, che non sono quotati e non pagano questo tipo di costi, per avere una migliore rappresentazione dei nostri risultati”.
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