Ancora acquisti sull’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza dell’1%, spinto nella seduta odierna dal rialzo delle quotazioni del greggio, sottoperformando però il corrispondente indice europeo (+1,4%).
In crescita anche le Borse del Vecchio Continente, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,5 per cento, sulla scia delle dichiarazioni distensive di Xi Jinping, che ha parlato di apertura del mercato cinese verso le aziende straniere, anche attraverso la diminuzione delle tariffe alle importazioni.
Tali dichiarazioni hanno contribuito anche al rialzo del prezzo del petrolio: poco dopo la chiusura di ieri le quotazioni erano in rialzo di circa il 3 per cennto, con il Brent a 70,7 dollari al barile, massimo da oltre tre anni, e il Wti a 65,3 dollari, anch’esso non lontano dai massimi relativi toccati a gennaio.
In questo scenario, buone performance per le blue chip del settore.
La migliore del segmento, e del comparto in generale, è stata Tenaris che è avanzata di 2,8 punti percentuali.
Rimbalza dopo i recenti cali Saipem (+1,3%), grazie nella firma dell’accordo fra il governo dell’Uganda e un consorzio guidato da General Electric per la realizzazione di una raffineria del valore di 4 miliardi di dollari. La società ha inoltre depositato le liste per il rinnovo del CdA.
Bene anche Eni (+1%) che ha evidenziato un trend di crescita della produzione del 4% nel primo trimestre, perfettamente in linea ai target del 2018.
Fra gli altri, unica positiva Saras (+1,9%) mentre gli altri titoli del comparto chiudono sotto la parità.