Nel 2017 il settore ha mostrato un andamento complessivamente positivo. Una dinamica che emerge anche dai dati di Confcommercio, relativi a dicembre, sul livello di domanda per singole componenti di beni e servizi, tra cui alberghi, pasti e consumazioni fuori casa. Componente quest’ultima nella quale rientrano realtà quali Marr. Migliorati a livello di settore quasi tutti i principali indicatori reddituali. Inoltre, sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto totale diminuisce dell’8,1% rispetto a fine 2016, riflettendo soprattutto il calo di Campari.
L’andamento complessivamente positivo delle società del settore commercio trova riscontro anche nei dati di Confcommercio relativi alla domanda di alcune categorie di beni e servizi, su base tendenziale. In particolare, si rileva che rispetto al mese di dicembre del 2016 l’incremento più significativo ha riguardato la domanda per alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (+1,2%). Settore quest’ultimo dove sono operative realtà quali Marr.
RICAVI – Nel 2017 i ricavi complessivi del settore segnano una crescita del 5,4% a 12.691,6 milioni.
Nel dettaglio, la quota più consistente è quella di Autogrill che, con il 36,2% del totale, ha riportato un progresso dell’1,7% a 4.594,6 milioni. Positiva la performance del canale aeroportuale, le cui vendite sono aumentate a cambi costanti del 6,6% (+4,8% reported) a 2.659,7 milioni (57,9% del totale), grazie al contributo di tutte le regioni. Il canale autostradale ha apportato 1.629,3 milioni (35,5% del totale), in calo dell’1% a cambi costanti (-1,4% reported), per effetto esclusivamente della razionalizzazione della presenza in Europa. La componente Altri canali evidenzia una contrazione del 6,4% a cambi costanti (-7% a cambi correnti) a 305,6 milioni.
Buono anche l’andamento di Ynap, che ha realizzato ricavi pari a 2.091 milioni (+11,8%), pari al 16,5% del totale.
Performance positive anche per altri gruppi del settore, quali Marr (+5,5% a 1.585,8
milioni) e Ivs Group (+12,9% a 393,7 milioni). Performance quest’ultima alla quale le acquisizioni perfezionate in corso d’anno hanno contribuito per circa il 7,8%.
Diversamente evidenziano una contrazione dei ricavi ePrice (-4,6% a 188,7 milioni) e Valsoia (-2,5% a 111,9 milioni).
EBITDA – L’Ebitda complessivo si attesta a 1.354,9 milioni e segna un progresso del 3,8 per cento. Nel dettaglio si rileva che oltre il 32% dell’aggregato è riferito a Campari, con un ammontare pari a 437,6 milioni, in crescita dell’8% dai precedenti 405,3 milioni. Buon andamento dell’Ebitda anche per Marr, che segna un progresso del 4,5% a 116 milioni e per Ivs Group, che ha evidenziato una crescita del 3,9% a 83,1 milioni.
EBIT – L’Ebit totale è pari a 858,5 milioni, in flessione dello 0,3%. Nel dettaglio, Campari che pesa maggiormente con 380,5 milioni (il 44,3% del totale) ha segnato un progresso del 7,9%, nonostante ammortamenti aumentati dell’8,3% a 57,1 milioni. Segue Autogrill, con un risultato operativo netto di 185,2 milioni (il 21,6% del totale), in calo del 7,9% in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati dell’1,5 per cento.
UTILE NETTO – L’utile netto del comparto si fissa a 621,7 milioni, in crescita del 25,6%, a cui Campari ha contribuito con 356,4 milioni, pari al 57,3% dell’aggregato, importo più che raddoppiato. Importante contributo di Marr con 65,5 milioni, in aumento del 12%.
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto totale ammonta a 2.188,5 milioni, in calo dell’8,1% rispetto a fine 2016. A contribuire maggiormente sul totale è Campari il cui indebitamento è sceso a 981,5 milioni (-17,7%), grazie al free cash flow operativo di 227 milioni, alla vendita di business non strategici, al netto dell’acquisizione di Bulldog, nonostante il pagamento di dividendo per 52 milioni, operazioni di liability management e l’acquisto di azioni proprie.